La proposta: contributi annui alle Università della Terza Età deputate all’apprendimento continuo ed a contrastare l’analfabetismo di ritorno

 

Sen. Piero Liuzzi 2Putignano e Noci Ba - C’è un comparto della società della conoscenza che oggi appare fragile ed è molto condizionato dalla crisi economica: è costituito dalle Università della terza età, organizzazioni su base volontaria, senza fini di lucro, deputate all’apprendimento continuo ed a contrastare l’analfabetismo di ritorno”.

Lo afferma il senatore Piero Liuzzi, capogruppo Gal-Direzione Italia nella commissione istruzione e cultura di Palazzo Madama. Liuzzi è promotore e primo firmatario di un disegno di legge che prevede il riconoscimento da parte dello Stato delle Ute mediante la concessione di contributi annui.

A Noci l’Uten ha festeggiato da poco il decimo anniversario di fondazione con tanta abnegazione da parte dei consiglieri del Direttivo e dei soci; a Putignano l’Upte svolge da molto tempo è propiziamente presente nella comunità cittadina.

Questi organismi - scrive Liuzzi nella premessa - sono la risposta non assistenzialistica al disadattamento causato dalla vecchiaia, dal collocamento a riposo, dalla condizione residuale che i ritmi dell’economia e della produzione riservano alla popolazione in avanti con gli anni.

Firmata anche dai senatori fittiani pugliesi Bruni, D’Ambrosio Lettieri, Perrone, Zizza e Tarquiniola proposta potrebbe trovare accoglienza in quest’ultimo scorcio di legislatura - spiega il parlamentare di Noci - se la presidenza del Senato ed il Governo concedessero alla commissione competente l’assetto deliberante piuttosto che la consueta sede referente, molto più complessa ed articolata. Il benessere psico-fisico degli adulti - afferma Liuzzi - fa risparmiare soldi alla spesa sanitaria nazionale. Alla base del Ddl - conclude il senatore - ci sono concetti ineludibili quali l’inclusione, l’integrazione ed il patto tra generazioni.