Amministrazione comunale al fianco del comitato cittadino per indire una consultazione popolare. Prosegue l’azione sul fronte amministrativo, giudiziario e politico, per riportare il S.Maria degli Angeli di Putignano ad ospedale di I Livello
Putignano Ba - Al grido di ‘Giù le mani dall’ospedale’, prosegue senza tregua l’articolata azione di protesta dell'omonimo comitato cittadino, avallata dalle locali forze politiche, sindaco in testa, per interrompere il progressivo ed inesorabile depauperamento del locale nosocomio e per riottenere la qualifica di ospedale di I livello, al servizio di un territorio, quello della Bassa Murgia, in via di 'desertificazione' sanitaria a causa dei tagli inflitti dal piano regionale di riordino ospedaliero.
Nella giornata di sabato, un Sit-in di protesta è stato allestito proprio dinanzi all’ingresso del S. Maria degli Angeli, allo scopo, oltre che di manifestare il dissenso, di raccogliere firme per indire con urgenza una Consultazione popolare.
Nel corso di un incontro con il comitato cittadino – spiega il Sindaco Domenico Giannandrea - abbiamo convenuto che è utile mantenere alta la guardia quindi attivare una consultazione popolare ottenibile attraverso la richiesta di almeno 1000 cittadini, da parte della giunta comunale, o da parte di almeno cinque consiglieri. Noi abbiamo deciso di attivare tutti e tre questi metodi. – prosegue il sindaco>>.
Attraverso la consultazione popolare, aggiunge il consigliere capogruppo Ncs-Ap Marco Certini, anch'egli presente al sit-in, la locale amministrazione potrà approvare un nuovo atto formale che riassuma tutte le vicende sull’ospedale di quest'ultimo periodo, che sarà portato all’attenzione di tutti gli organi competenti amministrativi e pubblici.
Nella giornata di sabato erano già stato ragggiunto l'obiettivo delle 1000 firme raccolte. L’azione di protesta procede dunque su più fronti – ha aggiunto il sindaco Giannandrea. – Sul fronte amministrativo si attende l’esito del ricorso al Tar e il nostro avvocato ha presentato istanza per velocizzare i tempi di una pronuncia, anche perché nelle more, il processo di depauperamento prosegue imperterrito ai danni del nostro nosocomio.
Contestualmente abbiamo intrapreso delle iniziative dal punto di vista penale perché ci sorge il dubbio che possa essere stato compiuto qualche atto in violazione di precise norme a tutela della salute pubblica, (al momento ci sarebbero almeno cinque esposti alla Procura della Repubblica provenienti da parti diverse), e anche qui la magistratura farà il suo corso.
Poi c’è l’azione politica: laddove fosse ancora necessario ribadirlo, la nostra non è una difesa di campanile dell’ospedale. Se L’ospedale di Putignano fosse stato spostato a Castellana Grotte dove insiste un altro immobile pronto, ci saremmo potuti sì dolere, ma non avremmo avuto nulla da protestare. Quando ci viene detto che invece il nostro diritto alla salute ci viene garantito ma ad un ora di distanza e come se il diritto ad usufruire dell’acqua fosse garantito a tutti una volta al mese e soltanto per mezz’ora. Un diritto garantito sulla carta e non nei fatti>>.
Presenti al sit-in anche i consiglieri regionali del movimento 5 stelle Mario Conca Antonella Laricchia. In particolare il capogruppo pentastellato Mario Conca ha annunciato un’audizione in commissione sanità con il presidente Emiliano e con il direttore del dipartimento salute della Regione Puglia Giancarlo Ruscitti, per valutare se ci sono i margini affinché il nosocomio di Putignano torni ad essere un ospedale di primo livello.