Martedì sera, vista la presenza di Emiliano a Castellana Grotte, il comitato cittadino a difesa dell’ospedale di Putignano era sul posto a manifestare pacificamente in difesa della Salute. Ecco com'è andata

Ospedale Protesta a Castellana GrottePutignano Ba - Di seguito, la cronaca dell'iniziativa intrapresa da una delegazione del comitato 'Giù le mani dall'ospedale' che si è recata a Castellana Grotte l'altra sera, in occasione della presenza del governatore Emiliano in Piazza Garibaldi.

La nota stampa diramata dal comitato:

Il Sindaco di Castellana ci ha avvicinati dicendo che il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ci avrebbe incontrati in privato. Il neo Sindaco ha esordito con una frase di grande effetto 'il vostro problema è il nostro problema' , mettendo di fatto già delle barriere tra un “NOI” ed un “VOI” che non dovrebbe venire da un rappresentante dei cittadini , senza calcolare quanto singolare e abbastanza significativa sia stata la successiva domanda, 'ma voi cosa chiedete?'

Al sindaco abbiamo mostrato il nostro dispiacere per la sua assenza alle nostre manifestazioni e lo vorremmo vedere più determinato e meno accondiscendente nei confronti di Emiliano. Ci auguriamo di aver inteso male e che il Sindaco ci creda sul serio e prenda fattivamente parte insieme ai suoi colleghi del territorio.

Incontriamo in privato Il Presidente Emiliano il quale esordisce dicendo che dovremmo fargli una statua per non aver chiuso il nostro ospedale e che la chiusura del centro nascite è stata dettata dalla necessità di rispettare i parametri prescritti dal DM70, ribvadendo che è da criminali lasciare aperto il reparto.

Alla nostra richiesta di spiegazioni su quali fossero tali parametri, è stato risposto che Monopoli effettua 1100 parti mentre Putignano solo 300, che siamo privi di rianimazione e sottolineando che Putignano, purtroppo è anche sprovvisto di primario.

Gli abbiamo fatto notare che questi dati sono esattamente il contrario di quelli in nostro possesso forniti dall AGENAS, Agenzia Nazionale Sanità, nonostante Putignano fosse ingiustificatamente penalizzata dalla mancanza del primario. A tal proposito Emiliano non ha saputo rispondere sul perché il concorso da primario non sia stato espletato lasciando di fatto scoperto, indebolendolo, il reparto .

Abbiamo fatto notare il disagio di 220mila pugliesi dovuto ai tempi di percorrenza per raggiungere Monopoli, ma Emiliano non vede il problema, non esiste un discorso di territorialità, anzi, risponde che da “Noci possono andare a Bari”.

Certo detto da chi vive a Bari piena di ospedali di primo livello, con un ospedale di secondo livello e con 6 centri per l'emodinamica viene tutto più facile ma suona tanto di beffa per un territorio così vasto che ha visto la chiusura di sei ospedali ristrutturati, che non ha più neanche un ospedale di primo livello e completamente privo di una rete urgenza emergenza.


Abbiamo chiesto come mai Martina Franca, priva della rianimazione, ha ancora il centro nascite, ovviamente il motivo non è il peso politico di Pentassuglia, ma il fatto che stanno allestendo la rianimazione che guarda caso sarà pronta proprio a giorni. Sostanzialmente confermando che non esiste e che quindi a tutt’oggi è illegale e, come lui stesso afferma, è 'da criminali' far partorire a Martina Franca. Evidentemente le migliaia di voti di Pentassuglia sono un ottimo motivo per chiudere un occhio anzi entrambi.


Anche la nostra proposta di formalizzare la sinergia con la rianimazione di Castellana che di fatto già esiste è stata etichettata come fesseria perché la rianimazione di Castellana è solo per disturbi gastrointestinali (!!!!!) e quindi si voleva dire non idonea , così come sottolineato anche dal Sindaco di Castellana. A noi risulta invece che da altri reparti di Putignano (mai accaduto da ostetricia) vengano già inviati casi alla rianimazione.

Al nostro incalzare sul fatto che i suoi ragionamenti sono basati su dati sbagliati e non sono rispettosi delle esigenze del territorio, Emiliano sbotta: “allora domani ve lo chiudo tutto l’ospedale così come accadrà al S, Giacomo dopo l’apertura del nuovo ospedale”.

Questa risposta spero solo provocatoria rende però bene l’idea di un atteggiamento di onnipotenza di un solo uomo che, anche solo provocatoriamente, pensa di poter decidere della sorte di 200mila suoi concittadini dall’oggi al domani.

Non abbiamo inteso né pensiamo che vollesse essere una minaccia ad un territorio che si sta liberamente e decisamente ribellandosi. Accusati di dire fesserie, ammetto che neanche noi non ci siamo andati tanto leggeri nei suoi confronti, abbiamo fornito la nostra email con la promessa che ci manderanno questi fatidici dati. Aspettiamo fiduciosi? Aspettiamo.

Dopo una serie di poco lusinghiere considerazioni sugli esponenti locali del suo partito a suo dire incapaci di spiegare ai Putignanesi, si è detto certo, ‘partita chiusa’, che il TAR emetterà sentenza definitiva favorevole al Piano di Riordino, mostrando così anche doti divinatorie.

Ci ha lasciati con una domanda, per quale ragione, lui che vive di consensi, dovrebbe creare questa situazione di contrasto con il territorio. Noi gli abbiamo risposto di farsi la domanda al contrario, per quale ragione non cercare una soluzione facile e fattibile ( ve ne sono diverse) che vada incontro alle reali esigenze del territorio e sia rispettosa dei parametri del DM70. A questo non ha risposto!

Andando via gli abbiamo ripetuto più volte “Presidente lei sta commettendo un grande errore”.

Durante la sua intervista la manifestazione di protesta è continuata silenziosa, pacifica e con l’orgoglio di una comunità che sa di aver ragione e di aver diritto per Costituzione alla migliore assistenza sanitaria possibile. Abbiamo alzato i nostri cartelli “Giù le mani dal nostro ospedale” e “Basta bugie sull’ordinanza del TAR” rivolgendo le spalle ad Emiliano nel momento in cui ha iniziato a parlare.

Poi abbiamo abbandonato la piazza che si è improvvisamente svuotata, svelando la scarsissima popolarità del Presidente Emiliano.

 
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