Circa 250 cittadini putignanesi hanno ricevuto un avviso di mora per canoni acqua rurale non pagati, con conseguente aggravio di spese

Comune_ingressoPutignano Ba – La cosa ovviamente non è piaciuta ai destinatari del ‘sollecito’, i quali sostengono di non aver mai ricevuto la bolletta ordinaria e che quindi non avrebbero potuto neanche volendo, provvedere per tempo al pagamento dei relativi oneri.

Le loro rimostranze sono arrivate al nostro giornale, che si è subito attivato preso gli uffici comunali di competenza, per fare chiarezza sulla questione.

L'Ufficio Riscossione Tributi per pubbliche affissioni, occupazione suolo pubblico e canoni acqua potabile in zona rurale del comune di Putignano, ha risposto che, a fine dicembre 2014, è stata eseguita la consueta lettura dei contatori. Nel mese di gennaio sono stati stampati e spediti a mezzo posta circa settecento  avvisi di pagamento bonari, contenenti gli importi per i consumi e l’eventuale eccedenza.

Nel mese di aprile, il gestore del servizio riscossioni, ha individuato un cospicuo numero di utenti che non avevano pagato la bolletta alla scadenza indicata e ha provveduto a inviare, questa volta con  lettera raccomandata, un secondo avviso di pagamento. Si tratta di quasi 250 utenti, che si sono visti recapitare la seconda bolletta maggiorata con la mora del 6% (come prescritto), oltre al all’addebito del costo della raccomandata.   

In merito alla contestata circostanza del mancato ricevimento della prima bolletta ordinaria, l’ufficio comunale, ha sollecitato l’ufficio postale affinché fosse eseguita una verifica sui recapiti in questione. L’ufficio postale pare abbia risposto che il recapito delle bollette regolarmente affrancate sia avvenuto regolarmente, anche perché in caso contrario, sarebbero tornate indietro. 

Va altresì rilevato che, stando a quanto riferisce l’ufficio comunale, qualche utente, dopo aver ricevuto la raccomandata con l’avviso di mora, si è affrettato ad eseguire il pagamento con il primo bollettino, già scaduto.

Sono ancora in corso invece gli accertamenti relativi all’affissione di locandine e manifesti prive di contrassegno del tributo versato o collocate in spazi non autorizzati. Altresì <<evasori>> sono risultati i commercianti che hanno omesso di pagare l’imposta su insegne pubblicitarie aggiuntive che recano loghi diversi da quello dell’attività ove sono esposti.

Altra circostanza, contestata agli operatori commerciali e di servizi, ma forse ignorata da questi, è che se per targhe al sotto dei 5 metri quadri l’imposta pubblicitaria non è dovuta, fanno cumulo le superfici degli eventuali pannelli aggiuntivi e persino i segnali con le indicazioni stradali che conducono all’attività.

L’attività sanzionatoria viene salutata favorevolmente dall’amministrazione comunale che incassa circa l’80% di questi introiti. Inoltre fino all’anno 2013, il comune di Putignano, incamerava meno di 50mila euro dalle imposte sulla pubblicità, di cui appena 12mila per pubbliche affissioni. Importi

 
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