Arte, Ingegno e Fantasia, quando l’arte unisce. Inaugurazione sabato 3 febbraio p.v. ore 19

325520131 532437225620476 8954945609205926486 nPutignano Ba - In occasione del periodo carnascialesco, il gruppo Arte Ingegno e Fantasia si ripropone con i suoi artisti ed apre al pubblico "LEGAMI D'ARTE", mostra collettiva internazionale di pittura e scultura, presso il civico 101 di via Estramurale a Levante in Putignano.

L’inaugurazione si terrà sabato 3 febbraio p.v. ore 19,00, con calo del sipario sull’evento, lunedì 26. Quando si parla di arte, viene subito in mente un vecchio detto che afferma: "impara l'arte e mettila da parte". Si riferisce però, all'arte in generale, nel suo significato più ampio.

La parola "Arte", deriva dal latino "ars", ritrovando il suo primo significato, come ogni attività mirata a progettare o a costruire qualcosa in modo adatto ed armonico. Ottimo consiglio suggerito dai nostri avi per quanto riguarda la mera occupazione lavorativa ma, nel momento in cui si vuole arricchire il proprio progetto con sensazioni e sentimenti, si deve tassativamente parlare di opere dell'ingegno.

Creare e costruire col cuore qualcosa che abbia un'anima per la quale non è consentito mettere da parte la stessa arte. Così, intesa come opere dell'ingegno, ha la capacità di creare "legami", legami con la storia, il passato dei popoli, la religione o la comunicazione. Comunicazione come quella che passa attraverso la goliardia, l’allegoria, il legame indiscusso col Carnevale. La scelta del titolo della mostra è stata fortemente voluta, usando una parola senza accenti dando al lettore la libertà di pronuncia per conferire alla stessa diversi significati: "legàmi" o lègami. Parole omografe, molto simili, dove la prima, indica l’unione, il rapporto, il vincolo affettivo o ancora la reciproca fedeltà, l’altra, voce del verbo legare o meglio, avvolgere con un elemento, fissare a qualcosa, tanto da farsi legare dall’arte ed all’arte. Entrambi i significati convergono nella parola Arte.

Spesso, per l’artista, l’Arte diventa un rifugio dove trovare riparo, conforto e lo esterna con i colori cercando un legame con il pubblico, come fosse un confessionale. La mostra vuole far intrecciare la strada del visitatore con quella degli artisti che li vede interpretare l’arte con stili e tecniche differenti l’uno dall’altro per cultura, origini nazionali (Italia, Borodyanka (ucraina) e Tolosa (Francia)), stati d’animo, esperienze di vita, alcune volte purtroppo, anche ostili che, nonostante tutto, grazie alla passione per l’arte si è stati in grado di domare e superare, avvalorando e rafforzando ancora una volta, il termine “resilienza”. Tutto collima in legami indissolubili con l’Arte in qualsiasi forma essa sia.

Ingresso libero.

 
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