Presenterà il suo libro «Chi ha paura delle riforme - Illusioni, luoghi comuni e verità sulle pensioni»

Elsa Fornero foto webPutignano Ba - La professoressa Elsa Fornero, ministro del Lavoro e delle politiche sociali durante il governo Monti, sarà ospite Polo Liceale “Majorana Laterza” di Putignano. L’evento, seppure non attinente il Carnevale, è organizzato dalla Fondazione Carnevale di Putignano in collaborazione con il festival de Il libro possibile di Polignano a Mare.


Il nome dell’ex ministro è legato indissolubilmente alla riforma del sistema pensionistico e a quella del lavoro varate nel 2011, presentata tra le lacrime, e alle contestazioni che ne sono seguite e che tutt’ora animano la scena politica.

A dilogare con la Fornero sui temi del suo ultimo libro “Chi ha paura delle riforme – Illusioni, luoghi comuni e verità sulle pensioni” (Egea Editore, 2018), sarà il presidente della Fondazione Carnevale di Putignano Giampalo Loperfido. L'appuntamento è per venerdì 22 febbraio alle 18.30 nel Polo Liceale “Majorana Laterza”, s.c. Foggia la Rosa.

Il testo, vuole essere una riflessione sul concetto di riforma sui sistemi di welfare, ripercorrendone le tappe e gli aspetti politici nel corso degli anni. Spesso infatti è stato terreno di scontro tra le diverse fazioni ed è stato molte volte proposto come un atto magnanimo della politica. Senza considerare magari circostanze e conseguenze a medio e lungo raggio. Secondo l’autrice è stato anche il terreno dove non si è osato, dove ha avuto la meglio la paura di perdere il consenso politico.

 «L’ampliamento dei benefici pensionistici implica un regalo e i regali fatti con i soldi pubblici o corrispondono a solidarietà e sono pienamente legittimi, oppure creano privilegi e allora sono socialmente inaccettabili».

L’autrice continua nella disamina e analisi del “buon” sistema pensionistico, cercando di far risaltarne i valori che dovrebbero invece, essere “l’occasione per una pacificazione che travalichi lo stesso sistema, in un momento storico che ella definisce come "minacciato da particolarismi e populismi”.