Nuove frontiere del danno esistenziale pretium doloris delle vittime

Fenomenologia Abuso EmotivoPutignano Ba - L’associazione “Fermiconlemani”, in collaborazione con l’associazione Collettivo Street Sociale SPP-LIT, il Ce.S.aP., IKOS Form Bari e l’associazione A Mani Basse di Putignano, organizzano l'evento dal titolo “FENOMENOLOGIA DELL’ABUSO EMOTIVO” - NUOVE FRONTIERE DEL DANNO ESISTENZIALE PRETIUM DOLORIS DELLE VITTIME.

Si tratta du una conferenza che si terrà mercoledi 25 maggio 2022 dalle ore 17:00, presso il chiostro Comunale di Putignano, durante il quale sarà presentato il libro “GASLIGHTING – La più subdola tecnica di manipolazione psicologica“ Edizioni Giuridiche Oristano, della Prof.ssa Avv.ta Mara Scatigno, Dott.ssa Lorita Tinelli, Avv. Lorenzo Puglisi.

La realtà è che tutti siamo drammaticamente manipolabili: basta muovere le leve giuste (soprattutto quelle emotive) per vedere riprogrammati i propri convincimenti.

In verità anche la comunicazione più neutra costituisce l’anticamera della manipolazione: quando si narra qualcosa si effettua, anche inconsapevolmente, una selezione delle informazioni da riferire, sicché omettendone alcune e privilegiandone altre, si può alterare il senso degli accadimenti.

Più o meno consapevolmente, quindi, ognuno ricorre ad espedienti che celano abilmente strategie tese ad ottenere il controllo sugli altri.

Il mondo delle interazioni umane, volente o nolente, vede nell’arte della mistificazione lo strumento privilegiato per presentare verità palesemente false come verità indefettibilmente vere.

Qual è il profilo del manipolatore? Quali sono le principali tecniche di comunicazione persuasiva? Come avviene la programmazione dell’inconscio? E quali sono quelle forme di manipolazioni sentimentali che sfociano nella violenza psicologica?

Nell’ambito delle dinamiche di influenza, è proprio la fenomenologia della manipolazione affettiva a rivestire un ruolo di attenzione privilegiato (si pensi alla tecnica del gasligthing o del ghosting ma anche del mobbing, molestie morali che si consumano sempre più frequentemente nell’ambito dei rapporti di colleganza).

Questo Convegno, pertanto, sulle tracce della pubblicazione che ne costituisce l’ispirazione e che sarà oggetto di presentazione, nella consapevolezza delle importanti implicazioni che derivano dai processi di condizionamento psichico, analizzerà, in una logica di sensibilizzazione,

i principi della manipolazione psicologica, i diversi meccanismi di influenza, nonché la delicata tematica della violenza invisibile contestualizzandola sotto il profilo psicosociale, in linea di continuità con la serie di incontri formativi (di taglio psico-giuridico) che gli autori hanno inaugurato da tempo.

È bene che ciascuno prenda consapevolezza della necessità di disabilitare il potere che altri intendono esercitare sulla propria mente, soprattutto in considerazione della circostanza per cui il potere non conosce etica.

Disinnescare la manipolazione è, dunque, un atto di profonda giustizia verso sé stessi.

La seconda parte del convegno sarà dedicata all’analisi delle implicazioni giuridiche civili e penali delle condotte abusanti. Sotto il profilo penalistico, in Italia il Gaslighting non è ancora un reato autonomo espressamente previsto dal codice penale.

Tuttavia di fronte ad abusi psicologici e al contesto in cui trovano la loro consumazione, si prendono forma differenti fattispecie di reato, come i maltrattamenti (all’interno e all’esterno del contesto familiare), la violazione degli obblighi di assistenza familiare, la minaccia, financo lo stalking. L’ostacolo prevalente nell’esercizio dell’azione penale in questi casi è, come già più volte sottolineato, che l’incedere “sommerso” del fenomeno, nel senso che le vittime – completamente assoggettate al gaslighter – non hanno la forza ed il coraggio di denunciare.

Certamente un passo decisivo, ma non esaustivo, sul piano giurisprudenziale è stato compiuto nell’ultimo decennio allorché la Corte di Cassazione ha cristallizzato il principio secondo cui il reato di maltrattamenti sussiste, non solo nei casi di percosse, lesioni e minacce, ma anche quando le condotte si sostanzino in umiliazioni, atti di disprezzo e di offesa, quando generano afflizioni morali.

Si pensi che in passato la sottomissione al volere di una persona in modo da ridurla in totale stato di soggezione, configurava uno specifico reato, il plagio, previsto dall’articolo 603 c.p., poi dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale nel 1981.

È di tutta evidenza che si è creato così un vuoto, che il legislatore ha cercato di colmare con un disegno di legge concernente il reato di manipolazione mentale risalente al 2008 che ad oggi è rimasto nei cassetti delle segreterie del Senato della Repubblica.

È certamente un problema culturale ma, prima ancora, sociologico.

Dovremmo, in questo senso, prendere esempio da paesi a noi vicini come Francia, Spagna e Belgio dove il legislatore ha assecondato questa transizione culturale e il reato di manipolazione mentale è realtà all’interno dell’ordinamento penale.

Il reato punisce chi causa uno stato di soggezione attraverso l’esercizio di gravi e ripetute pressioni o tecniche volte ad alterare la capacità di giudizio.

Attendiamo quindi un atto di responsabilità del legislatore che introduca anche nel nostro ordinamento un’apposita norma che punisca

il gaslighting e tutte le forme di manipolazione mentale.

Sul piano civilistico, invece, la prospettiva è il risarcimento del danno economico, morale, esistenziale che la vittima può esigere dal suo aguzzino.

In questi casi il danno alla persona derivante dalle condotte tipiche del gaslighting, rientra nel novero dei danni non patrimoniali (art. 2059 c.c.).

La tutela risarcitoria è fondata sul gravissimo oltraggio alla sfera personale, relazionale ed emotiva, il c.d. pretium doloris.

Nell’ambio di applicazione dell’art. 2059 c.c. rientra quel pregiudizio esistenziale che riguarda tutti quei comportamenti che generano sofferenze per la vittima e che si sostanziano in un mutamento dello stile di vita, delle abitudini, trasformazioni fisiche e psicologiche. In sostanza ogni cambiamento in pejus dell’esistenza del danneggiato intesa come compromissione dell’attuazione e dello sviluppo della propria personalità.

Condizione essenziale per il concretizzarsi del risarcimento è che tali danni per devono essere provati con testimoni, con la conservazione dei messaggi, delle comunicazioni offensive ed umilianti, e se è subentrato anche uno stato depressivo o altra patologia essa va diagnosticata e certificata da un medico psicoterapeuta in modo che venga dimostrato il nesso causale, il legame di fattore negativo che ha ingenerato la malattia che diversamente non sarebbe mai insorta, tra la condotta criminale del manipolatore e la malattia che ha prodotto sulla vittima.

Interverranno in qualità di relatori:

  • l’Avv. Tiziana Cecere, Presidente dell’associazione “Fermiconlemani”, penalista, criminologa, che relazionerà sul tema “dal gaslighting al ghosting: le nuove declinazioni dei maltrattamenti invisibili”;
  • l’Avv. Mara Scatigno, penalista, docente a contratto per l’insegnamento integrativo del diritto penale nella facoltà di giurisprudenza dell’Università telematica Pegaso, che relazionerà sul tema “La gestione disfunzionale delle ripetute infedeltà: la dissolvenza cognitiva nelle relazioni teatro”;
  • la dott.ssa Lorita Tinelli, psicologa forense, fondatrice Ce.S.A.P., che relazionerà sul tema “La manipolazione in contesti settari”;
  • la dott.ssa Daniela Poggiolini, psicoterapeuta, responsabile Ikos Form Bari, che relazionerà sul tema “Le dinamiche manipolatorie nei rapporti di colleganza”;
  • la dott. ssa Giovanna Spinelli, psicoterapeutica, Presidente associazione “A Mani Basse”, che relazionerà sul tema “La truffa amorosa sul web”.

L’incontro sarà moderato dal Prof. Pierfrancesco Impedovo, giurista e criminologo che si occuperà altresì di relazionare circa le tematiche giuridiche del danno esistenziale e del pretium doloris per le vittime di condotte abusanti, oltre che soffermarsi sull’importanza sociale della costituzione di parte civile nei processi a carico degli autori di crimini violenti ad opera delle associazioni impegnate nel contrasto ai predetti fenomeni di devianza sociale.

L’incontro avrà una durata di circa due ore.