Iniziano ad arrivare al Codacons le prime segnalazioni circa i rincari delle tariffe applicate dalle strutture ricettive della Puglia, regione che – come evidenziato da una indagine dell’associazione – risulta la meta preferita dagli italiani per le vacanze estive 2020
Emblematico il caso di un noto resort pugliese che sta comunicando ai propri clienti adeguamenti tariffari rispetto ai contratti di soggiorno siglati nei mesi scorsi, giustificando tale scelta con l’esigenza di dover garantire la sicurezza all’interno della struttura a seguito delle disposizioni legate al Covid.
Aumenti dei prezzi record, anche del +75%, per un soggiorno di 14 notti, come racconta una coppia che lo scorso febbraio aveva prenotato la propria vacanza estiva presso il resort in questione, versando una caparra di 1.260 euro, e che si è ora rivolta al Codacons segnalando il rincaro tariffario.
Per un soggiorno dall’1 al 15 agosto, in pensione completa, la struttura di Vieste aveva proposto a febbraio un preventivo da 4.200 euro, sottoscritto dalla coppia che provvedeva a versare la caparra – spiega il Codacons – Nei giorni scorsi, tuttavia, i due clienti hanno ricevuto una mail dal resort in cui venivano informati che “a causa della pandemia COVID 19, purtroppo abbiamo dovuto adeguare i nostri standard di sicurezza prendendo la drastica decisione di aprire solo un terzo del Resort. Tale scelta, finalizzata a garantire il massimo comfort nella massima sicurezza, ha fatto sì che l’offerta a suo tempo con Lei concordata abbia subito una variazione. Pertanto provvederemo a trasmetterLe il nuovo preventivo con gli adeguamenti tariffari”.
E qui l’amara sorpresa: per lo stesso soggiorno, alle medesime condizioni, la struttura di Vieste ha richiesto il pagamento di 7.350 euro, ossia il 75% in più rispetto alla cifra (4.200 euro) pattuita a febbraio!!
La coppia ha rifiutato l’offerta, e la struttura ha proposto di rimborsare la caparra attraverso un voucher da utilizzare presso lo stesso resort entro il 2021, oppure in 5 rate da corrispondere periodicamente.
“Capiamo le difficoltà degli operatori turistici determinate dall’emergenza sanitaria, ma applicare un rincaro del +75% alle tariffe per far fronte alle esigenze di sicurezza imposte dal Covid appare una scelta folle, che allontanerà i turisti dalle strutture ricettive a tutto beneficio di abusivi e case vacanza improvvisate. Occorre inoltre verificare se gli operatori che impongono aumenti abbiano ricevuto i sussidi previsti dalla legge, perché in tal caso qualsiasi adeguamento sarebbe illegittimo” – precisa il presidente Carlo Rienzi.
Il Codacons invita infine i cittadini a segnalare rincari di prezzi e adeguamenti tariffari nel settore turistico, inviando una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o contattando l’associazione al numero 89349966 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 14 alle ore 17.