Un evento emozionante al Museo Civico di Putignano ha ripercorso sette decenni di esperienze scout, tra racconti, testimonianze e nuovi sogni da costruire.

scout la squadriglia lupi con gli ospiti dellevemtoC'è un filo invisibile che attraversa i decenni, accende fuochi nelle notti d’estate, tende corde tra alberi, disegna mappe nei boschi, e unisce persone che, pur non conoscendosi, si riconoscono al primo sguardo. Questo filo si chiama scoutismo. E a Putignano ha intrecciato settant’anni di storie, volti, avventure, ideali, sorrisi e, soprattutto, comunità.

La sala Paolo Mastrangelo del Museo Civico Romanazzi Carducci, giovedì 22 maggio, ha ospitato l’evento "Lo scoutismo a Putignano: tracce nel tempo", organizzato dalla squadriglia Lupi per la conquista della specialità di Civitas e moderato da Andrea Monopoli, con la collaborazione di tutta la sua squadriglia composta dai valenti Valerio Pugliese, Michele Lategola, Gabriele Derobertis, Gabriel Vetrani, Francesco Faniuolo, Nicolò Polignano. Una serata intensa, autentica, in cui la memoria ha preso voce attraverso racconti, emozioni e ricordi celebrando oltre sette decenni di scoutismo, raccontando con immagini e parole un percorso iniziato dagli anni Cinquanta e ancora oggi vivo nella comunità locale. 

Se non fossi stato scout…

A dare avvio all’incontro, un giovane scout della squadriglia Lupi: Francesco Faniuolo (nipote dell'omonimo ospite), ha letto un brano poetico dal titolo "Se non fossi stato scout", un testo evocativo capace di racchiudere in poche righe lo spirito e l’esperienza vissuta da chi indossa con orgoglio il fazzolettone. Attraverso immagini potenti – il freddo, la fatica, la condivisione, l’amicizia, la montagna, le veglie al fuoco – il pubblico è stato trasportato in quell’universo valoriale e simbolico che lo scoutismo rappresenta per milioni di giovani nel mondo.

Scout Putignano - Il racconto


Le origini: dagli anni ’50 con il GEI

Francesco Faniuolo ha raccontato l’esistenza, negli anni Cinquanta, di un primo nucleo scout putignanese affiliato al GEI, Giovani Esploratori Italiani. Un’esperienza interrotta bruscamente da un tragico incidente, ma che ha lasciato una traccia importante. Negli anni Sessanta, con il supporto di don Vito Suglia e di un gruppo proveniente da Rutigliano, prende forma il Putignano 1, sotto l’egida dell’ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani).
scout gruppo gei anni 50 putignano
La narrazione si fa viva attraverso episodi, fotografie, aneddoti. Le costruzioni realizzate con legni di bosco, i primi campi sperimentali, le latrine scavate, l’introduzione della bussola e dell’orientamento cartografico, le prime forme di inclusione con le squadriglie NT (nonostante tutto), quando ancora non si parlava di disabilità ma si praticava già l’integrazione.

scout francesco faniuolo


Anni ’70: campo scuola, memoria e trasformazioni

Massimo Bianco ha tracciato un affresco emozionante degli anni Settanta: i campi a Cozzana, le uscite a Pin Pen, le esperienze sul Pollino, la prova della prima classe trascorsa in solitaria tra i monti. Ricordi scolpiti dalla fatica e dalla bellezza, ma anche dal rigore educativo e dal senso di appartenenza. Ogni attività diventava occasione di crescita, ogni fuoco un momento di rivelazione.

Ma non tutto fu semplice: due gravi incidenti interni e il clima culturale post-1968 portarono alla chiusura del gruppo. Il dibattito tra verticalità e parità educativa, tra libertà e disciplina, segnò profondamente anche lo scoutismo. I genitori, spaventati, chiusero le porte a nuove esperienze. Una pagina dolorosa, ma anche densa di insegnamenti.

scout massimo bianco


La rinascita del 1988: fede, famiglie, passione

A raccontare la rinascita del gruppo, nel 1988, sono Mariantonietta Papanice e Carmela Curci. Un gruppo di famiglie legate alla parrocchia di San Domenico diede nuova vita al Putignano 1. L’educazione alla fede e l’impegno verso i giovani furono le fondamenta del nuovo inizio. Si partì con due reparti paralleli, maschile e femminile, cinque squadriglie ciascuno. In breve, il gruppo si consolidò e cominciò a partecipare ai jamboree internazionali, ai campi scuola nazionali, agli eventi formativi di zona.

Carmela ha portato anche il punto di vista di chi entra nello scoutismo da adulta: l’emozione di sentirsi accolta, l’esperienza forte di una notte passata al freddo con dei novizi, il matrimonio celebrato con i ragazzi del reparto come coro, e una vita familiare intrecciata con l’impegno educativo.

scout mariantonietta papanice


Scoutismo e società: educare alla cittadinanza attiva

Tutti gli interventi hanno messo in luce il valore educativo dello scoutismo: l’attenzione alla persona, alla comunità, al servizio. I racconti si intrecciano con parole chiave come responsabilità, spirito di osservazione, resilienza, autonomia. Lo scoutismo ha formato cittadini attivi, critici, impegnati, capaci di leggere la realtà e di scegliere. Dall’attivismo ambientale alle battaglie per la legalità, l’esperienza scout ha accompagnato scelte di vita e carriere professionali.


Una memoria da scrivere, una biblioteca da donare

Durante la serata, Carmela ha annunciato la donazione, assieme a suo marito, di una biblioteca di oltre 100 volumi sul tema Scout, raccolti in decenni di esperienza. Ma la memoria non è solo fatta di libri: è fatta anche di cimeli, fotografie, parole da raccogliere. Da qui l’idea, lanciata da Massimo e Francesco, di realizzare una pubblicazione sulla storia dello scoutismo a Putignano. Un progetto per fissare nomi, volti, episodi. Perché ciò che non si scrive, svanisce.

scout carmela curci


Spazi e prospettive: il sogno di una sede

Nel corso dell’incontro è emerso con chiarezza un bisogno fondamentale: quello di una sede adeguata. Lo scoutismo, per sua natura, ha bisogno di spazi in cui i ragazzi possano incontrarsi, confrontarsi, costruire insieme. Luoghi che siano non solo funzionali, ma anche simbolici: dove si possa "fare cerchio", creare, imparare, vivere la comunità.

La sede attuale, situata nello storico Forno Mongelli, presenta numerosi limiti: stanze troppo piccole, spazi discontinui e impossibilità di accogliere gruppi in contemporanea. Nei mesi più freddi, l’attività si svolge all’aperto finché il tempo lo permette, ma è evidente quanto manchi un ambiente unico e accogliente in grado di ospitare eventi, laboratori, cerimonie e momenti di formazione.

Nel tempo, altre sedi come quella presso i Clarettiani sono diventate inagibili, e oggi il gruppo deve adattarsi a soluzioni temporanee, condivise e spesso poco funzionali. "Una sede scout non è un semplice locale: è uno spazio vissuto, costruito con le mani e con il cuore, un punto di riferimento stabile per generazioni di giovani", hanno sottolineato i capi.

Il desiderio è quello di trovare – o costruire – un luogo che racconti la storia e le aspirazioni del gruppo, dove poter archiviare il materiale, allestire mostre, conservare la memoria e far crescere nuove esperienze. Un appello, dunque, non solo pratico ma profondamente simbolico, rivolto alla comunità e alle istituzioni.


Scoutismo intergenerazionale: testimonianze a cuore aperto

Le parole si sono fatte commozione quando gli ospiti hanno condiviso il loro “ricordo più forte”: una veglia di Pentecoste, un abbraccio in una notte fredda, una promessa fatta sotto le stelle, la consapevolezza che "gli scout si riconoscono ovunque". La memoria si è intrecciata con le emozioni, generando un racconto corale fatto di legami, di gesti, di silenzi condivisi attorno al fuoco.

scout ingegner albano


Verso il futuro: adulti che sanno sognare

La capogruppo Nadia Pinto ha chiuso la serata con un invito accorato: per avere un futuro, servono adulti che sappiano ancora sognare, che vogliano mettersi in gioco, offrire tempo e competenze. Lo scoutismo è un gioco serio, che forma e trasforma. E non ha età. "Chi ha qualcosa da dare – ha detto – è il benvenuto. Perché nel Putignano 1 c’è posto per tutti".

scout nadia pinto

Dalle testimonianze rilasciate durante l’evento "Lo scoutismo a Putignano: tracce nel tempo", realizzato dalla squadriglia Lupi del gruppo AGESCI Putignano 1 presso il Museo Civico Romanazzi Carducci di Putignano e pubblicato dal canale Youtube Informatissimo.