Riceviamo e pubblichiamo...
Putignano Ba - Lo sport ha bisogno di ripartire. Lo chiedono tutti. Anche il governo lo vuole, così come stabilito dal DPCM del 17 maggio scorso, che chiede di far riaprire le palestre sia di impianti pubblici e privati. Anche la Puglia lo vuole, così come recepito dall’ordinanza regionale n.237. Ovviamente nel rispetto delle Linee Guida emanate dall’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Perché lo sport è prima di tutto onore e prestigio. La Pallamano UISP’80 con tutte le difficoltà che conosciamo, è riuscita a portare i suoi ragazzi in serie A1 negli anni passati, portando questo vanto nel comune; e potrebbe continuare ad esserci in massima serie, basterebbe ricordare che abbiamo dei talenti a Putignano e sostenerli.
Nel pieno della ripresa della Fase 2 di questa emergenza, noi vediamo aperti: il mercato settimanale, l’aumento gratuito dello spazio pubblico per le attività commerciali, le piazze gremite, i bar aperti con gli avventori, il corso con tanta gente: tutti segnali che ci dicono che gli italiani vogliono ripartire.
Ahimè, forse in questa voglia di ripresa è difficile controllare all’aperto, che tutta questa gente rispetti le prescrizioni. Ma soprattutto in spazi all’aperto diventa difficile risalire ad eventuali contagi.
La Pallamano UISP’80, con un progetto stupendo dedicato al vivaio under 16, che io ho seguito personalmente in ogni sua fase, chiede che venga riaperta la palestra della Stefano da Putignano e di 15 transenne in PVC, per svolgere attività a distanza, che comprendono: giochi individuali e percorsi a circuito. In questa maniera il fattore di rischio di contagio, come analizzato dal rapporto: “Lo Sport Riparte in Sicurezza” del Politecnico di Torino, è stato portato a 0 (rischio inesistente).
Garantendo al contempo: l’assoluto e totale controllo sulle distanze di sicurezza in un ambiente dove le prescrizioni previste per le norme anti-contagio (le linee guida della conferenza delle regioni, quelle del consiglio dei ministri, quelle del CONI, come indicato dal DPCM del 17 maggio) sono facilmente osservabili, compresa l’ottimale aerazione degli spazi, e aumentando la tracciabilità di possibili soggetti positivi, meglio che in uno spazio aperto.
Inoltre seguendo pedissequamente le Linee Guida stabilite dal ministero e dal CONI, la pallamano mette in campo: un operatore per controllare l’ingresso, un altro per sanificare l’ambiente e l’attrezzatura, e ben 6 tecnici istruttori per lavorare in piccoli gruppi di ragazzi così facilmente gestibili. Senza aumentare i costi di gestione. Perché? Perché sono quarant’anni di sport per tutti, sudato e sofferto e ora, dopo tre mesi di lockdown, serve ripartire.
Oggi non abbiamo ancora avuto risposte ufficiali dall’amministrazione e abbiamo paura che ci possa essere un diniego, che non potrebbe essere accettato. Perché lo sport deve ripartire: il governo lo approva, la regione lo conferma, i nostri ragazzi ce lo chiedono. Le difficoltà nel mondo dello sport putignanese sono tante: ora, serve ripartire.
(Emiliano Montanaro Presidente UISP’80)