L'uomo, già ai domiciliari per stalking e maltrattamenti in famiglia, ha occultato il patrimonio intestandolo a un prestanome. Le Fiamme Gialle: "Ha riorganizzato i beni dopo i reati".
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trani, su proposta della Procura, ha disposto il sequestro preventivo di un intero compendio aziendale e della somma di quasi 650mila euro nei confronti di un soggetto sottoposto a misura di prevenzione della sorveglianza speciale per aver violato le norme a tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, il cosiddetto 'Codice Rosso'.
La richiesta di sequestro è stata avanzata dalla Procura a seguito di indagini, principalmente di carattere patrimoniale, svolte dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale Barletta Andria Trani, i cui investigatori del Nucleo Polizia Economico Finanziaria, hanno sviluppato un autonomo percorso investigativo mirato a verificare se l'uomo avesse incrementato e riorganizzato il proprio patrimonio dopo i maltrattamenti in famiglia, stalking e violenza di genere.
I fatti riguardano un commerciante di auto andriese - già destinatario di una misura cautelare personale e successivamente sottoposto a misura di prevenzione personale per i reati di maltrattamento e atti persecutori contro i familiari - indagato, per aver omesso, nel periodo in cui è stato sottoposto alle citate misure coercitive personali, la comunicazione di variazione in aumento - nella entità e nella composizione - del proprio patrimonio al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Provincia BAT, come prevede la legge. Peraltro, per eludere le norme in materia di misure di prevenzione patrimoniali, lo stesso imprenditore ha attribuito fittiziamente la titolarità dell’intero compendio aziendale di proprietà ad un altro soggetto, conferendogli procura speciale per l’amministrazione di tutti i suoi beni.
Sono stati sottoposti a sequestro 185 autovetture per un valore di circa 564mila euro; beni immobili per un valore di quasi 29mila euro e disponibilità liquide per 800 euro.
