Sequestrate armi clandestine e munizioni illegalmente detenute. Diversi episodi contestati avvenuti nel parcheggio del Parco Commerciale di Casamassima
Adelfia - I Carabinieri della Compagnia di Gioia del Colle, alle prime luci dell’alba di oggi, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo a carico di 5 persone, N.F. 35enne di Valenzano, A.C.G. 25enne di Bari; M.P. 42enne di Adelfia; S.R. 34enne di Adelfia e C.S. 29enne di Bari.
Per tutti l’accusa (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa) è di furto aggravato in concorso di auto e moto commessi in Acquaviva delle Fonti, Casamassima, Bitritto, Adelfia, Monopoli e Conversano dal maggio 2020 fino al giugno 2021.
L’attività di indagine, avviata dai Carabinieri di Acquaviva delle Fonti e dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Gioia del Colle, ha delineato fin da subito la serialità dei furti perpetrati, con particolare riguardo ad alcune tipologie di auto utilitarie. Dei 12 episodi contestati dall’Autorità Giudiziaria, più della metà sono stati perpetrati nel parcheggio del Parco Commerciale di Casamassima mentre i restanti sono stati messi a segno lungo le vie di quei centri abitati.
Un valido contributo alla attività di indagine è stato fornito dalla acquisizione delle immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza, dall’attività tecnica e dai servizi di osservazione e pedinamento eseguiti dai militari dell’Arma. Con il medesimo provvedimento vengono contestati a 3 dei 5 indagati, fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa, anche la detenzione illegale di armi clandestine e munizioni e la ricettazione continuata ed aggravata; gli stessi, nell’agosto del 2020, in un terreno agricolo in Adelfia all’interno di una casa colonica, furono trovati in possesso di un borsone contenente quattro pistole, un revolver ed il relativo munizionamento oltre ad una motocicletta rubata a Bari nel luglio dello stesso anno.
Dei 5 arrestati, le cui responsabilità dovranno essere accertate nel corso del successivo giudizio, 3 sono stati associati al carcere di Bari, a disposizione della locale Procura della Repubblica che ha chiesto la convalida dell’arresto, 1 si trovava già ristretto presso un carcere di un’altra regione ed un altro è stato sottoposto agli arresti domiciliari nella sua abitazione.