In corrispondenza dell’istituto scolastico di viale Aldo Moro

Castellana Targa M. ViterboCastellana Grotte Ba – Da questa mattina una targa dedicata a Michele Viterbo (1890-1973) ricorda le sue “qualità politiche, culturali e morali ed intellettuali e alle future generazioni il suo impegno per la realizzazione dell’edificio scolastico di viale Aldo Moro”.

Proprio in corrispondenza della sede scolastica Angiulli questa mattina si è svolta la cerimonia di scoprimento della targa raffigurante l’illustre antenato castellanese. Un’iniziativa promossa dal Comune di Castellana Grotte e dal Circolo Pivot in occasione del 131° anniversario della sua nascita, per ricordare uno dei suoi lasciti più preziosi alla città: una raccolta fondi da lui capeggiata ed incoraggiata permise la costruzione dell’edificio scolastico che oggi ospita le classi dell’Angiulli.

Ma il suo impegno per l’istruzione fu ampio e variegato, si deve a lui – tramite l’Ente Pugliese di cultura Popolare e di Educazione professionale – anche la nascita delle scuole rurali come quella in contrada Genna e della scuola di Arti e Mestieri attiva a Castellana fino agli anni ‘60.

A scoprire la targa sono stati il Sindaco Francesco De Ruvo e Nicola Viterbo, figlio dell’illustre castellanese. Presenti alla cerimonia anche una rappresentanza delle massime autorità civili cittadine, la Senatrice Patty L’Abbate, il consigliere regionale Fabiano Amati, presidente del Circolo Pivot, Federico Simone, e il dirigente scolastico dell’IC Angiulli-De Bellis, prof. Gerardo Magro, con una delegazione di alunni.

Nel suo saluto, il primo cittadino di Castellana Grotte ha ricordato il grande attivismo di Viterbo: “Giornalista, scrittore, storico meridionalista, uomo politico di elevate qualità morali ed intellettuali che ha fatto tanto per Castellana e per il quale come amministratore di questa comunità sento un debito di riconoscenza”. Infine, il Sindaco De Ruvo ha invitato i presenti e tutta la città “a prendere esempio da Michele Viterbo, dal suo fare continuo, dalla sua voglia di coinvolgere e riuscire dove altri nemmeno tentavano. Non facciamoci frenare dalle paure, - ha concluso il Sindaco - specie in questo momento di grande incertezza dovuto anche-ma non solo- all’emergenza sanitaria, e dimostriamo di continuare a lavorare, con costanza, determinazione e coesione, per far crescere la nostra comunità”.

A tracciare un ritratto di Michele Viterbo e del suo grande attivismo per Castellana ma anche per tutta la provincia di Bari è stato il Consigliere Regionale, Fabiano Amati, che citando Viterbo ha ricordato l’importanza del fare, del lasciare un’eredità di opere al territorio. Così come da Viterbo dimostrato nella sua ampia e vasta attività da politico ed amministratore pubblico. Grazie alla sua azione sono nati infatti la Fiera del Levante, l’Università degli Studi, la Pinacoteca Provinciale, l’Aeroporto di Palese, il Policlinico, lo Stadio della Vittoria, la Camera di Commercio e tante tante altre opere e iniziative. Quel periodo fu chiamato, non a caso, “l’età d’oro della Provincia e della città di Bari”. Infine, il consigliere Amati ha donato alla scuola una ormai introvabile e quindi molto rara edizione di un libro edito nel 1954 che narra le vicende del progetto che portò l’acqua del Sele a Castellana Grotte e nei comuni di tutto il sud barese. Michele Viterbo, a capo di un comitato composto da castellanesi e rappresentanti dei comuni limitrofi, riuscì infatti ad ottenere una variante al progetto originario che consentì l’arrivo dell’acqua a Castellana e nel 1924 fu inaugurata quindi la prima fontana pubblica, ancora presente in piazza Saverio De Bellis.

 
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