Molti casi non vengono denunciati, ma c’è qualcuno che ha deciso di dire basta e invita i cittadini a denunciare tali brutalità

Cane avvelenatoPutignano Ba – Bocconi di carne cruda avvelenata utilizzati come esche per abbattere i cani. Così sono stati soppressi qualche giorno fa due cani di famiglia in zona Chiancolla a Putignano.

Da quanto si apprende, ci sarebbero già stati altri casi analoghi ella stessa zona ma, questa volta, qualcuno ha deciso di andare in fondo alla questione.

«Il primo dei due cani è deceduto quasi subito e dopo un primo esame ha espulso un boccone di carne cruda, mai somministrato dai sottoscritti – Spiega la padroncina -. L’altro cucciolo è stato trasportato d’urgenza presso una clinica veterinaria di Locorotondo, ma è anch’esso deceduto dopo qualche giorno».

I proprietari di questi due cani adottati, hanno deciso pertanto di sporgere regolare denuncia e di inviare le spoglie dei due poveri animali all’Istituto Zooprofilattico del luogo per accertare le cause del loro decesso a seguito di autopsia.

Stando a quanto riferito dalla denunciante però i veterinari, con dettagliata relazione medica, avrebbero già confermato che si è trattato di avvelenamento.

Da quanto si è appreso l’episodio non sarebbe affatto isolato in quando altri cani pare abbiano patito la stessa sorte nelle ultime settimane. Cosa che farebbe ritenere che c’è qualcuno che si diverte sadicamente a cagionarne la morte con le classiche polpette avvelenate.

Va tuttavia ricordato che il maltrattamento e la soppressione di questi animali sono considerati reati perseguibili penalmente. Tant’è che nel caso appena descritto, i proprietari dei due cani avvelenati hanno sporto regolare denuncia presso il comando di polizia municipale, nella speranza che vengano fatte opportune verifiche e che la questione venga portata all’attenzione di tutti i cittadini.

Il fenomeno degli avvelenamenti è un problema di sanità e di incolumità pubblica in quanto rappresenta un rischio per gli animali domestici e selvatici, ma costituisce un grave pericolo per l’ambiente ed anche per l’uomo, in particolare per le categorie più a rischio quali i bambini.

In caso di rinvenimento di bocconi avvelenati o altro materiale sospetto o pericoloso (es. bocconi con spilli, bottiglie rotte e pezzi di vetro,...), animali deceduti o con sintomatologia sospetta, occorre:

  1.  segnalare subito l’esca sospetta alle forze dell’ordine (Polizia Locale, Carabinieri, Polizia di Stato,...);
  2.  attendere l'arrivo delle forze dell’ordine per il recupero dell’esca, affinché non venga gettata nei rifiuti/persa;

In caso di sospetto avvelenamento del proprio o di un animale contattare subito un veterinario.

Conseguenze e sanzioni

L'articolo 544-bis del codice penale stabilisce la pena della reclusione da quattro mesi a due anni per chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la MORTE di un animale.

L'articolo 544-ter del codice penale stabilisce la pena della reclusione da tre mesi a diciotto mesi o la multa da 5mila a 30mila euro per chiunque, per crudeltà o senza necessità, provoca LESIONI a un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili.

Chi lascia in strada BOCCONI AVVELENATI O ALTRE ESCHE NOCIVE, commette reato anche se nessun animale dovesse trovare la morte, e la condotta è riconducibile alle seguenti fattispecie:

  • art. 674 del codice penale: getto pericoloso di cose, punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a 206 euro;

  • art. 146 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie R.D. 1265/1934: commercio di sostanze velenose, reato che punisce chiunque, non essendo farmacista o commerciante di prodotti chimici, di droghe e di colori, fabbrica, detiene per vendere, vende o IN QUALSIASI MO, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa fino a 516 euro raccolta segnalazioni.