Ancora furti nel weekend. Ad una settimana esatta dal furto di latticini in un caseificio putignanese, un altro colpo è stato perpetrato nella notte tra sabato e domenica, questa volta ai danni della rivendita di veicoli per vacanze Autostile

Autostile_-_Furto_autocaravanPutignano Ba - I malfattori sono riuscirti a dileguarsi con l'insolito bottino: due autocaravan e altri beni asportati dai locali dell’autosalone. Il fatto si è verificato intorno tra le 2,30 e le 3,30 della mattina di domenica. Circostanza confermata dal fatto che poco prima e dopo questi orari era passata la pattuglia de La Vigilante di Alberobello per il consueto giro di ispezione.

Al secondo giro delle 4 però, la guardia giurata in servizio avendo notato le luci accese nella struttura e constatato inequivocabili segni di effrazione ha lanciato l’allarme. Ma andiamo per ordine. Secondo una prima ricostruzione, i ladri sono riusciti ad introdursi all’interno dell’autosalone ubicato sulla provinciale 237 per Noci, alle porte di Putignano (a fianco c’è solo il centro di smistamento delle Poste), passando dalle campagne circostanti. Tant’è che sul luogo del furto sono state rinvenute tracce di terreno.

Una volta dentro la proprietà, i malfattori hanno alzato una saracinesca per introdursi nei locali dove erano custoditi alcuni veicoli. Prima di prelevare i due camper, hanno fatto razzia di oggetti e beni di vario valore presenti negli uffici e li hanno caricati sui due automezzi nuovi di zecca poi asportati. Un terzo camper invece sarebbe stato poi utilizzato come un <<ariete>> per sfondare il cancello principale d’uscita e guadagnare la fuga. Gli altri automezzi usati presenti sul piazzale non sono stati toccati.

Erano presenti altri due camper nuovi nell’autosalone, ma non sono stati presi perché avrebbero richiesto troppe manovre per essere portati via. Una volta raggiunta la provinciale gli autori del colpo si sono dileguati con il bottino senza lasciare tracce. Le guardie giurate de La Vigilante di Alberobello, una volta diramato l’allarme hanno atteso i militari dell’arma per i primi rilievi e per l’avvio delle indagini. Il titolare della rivendita risultava fuori città quindi è stato convocato il padre per poter ricostruire l’accaduto e fare una prima stima dei danni, ancora non quantificata.

La dinamica del furto lascia dedurre che gli autori del colpo abbiano agito senza fretta, dopo aver pianificato tutte le manovre da eseguire. Da quanto si apprende inoltre, pare che l’autosalone non sia dotato di sistema di radio-allarme né di telecamere per la videosorveglianza, o altri dispositivi che possano offrire elementi utili agli investigatori.