Il consiglio Comunale ha dato indirizzo a Sindaco e Giunta affinché sollecitino le istituzioni regionali per la convocazione immediata di un tavolo tecnico

Sebastiano DelfinePutignano Ba - Alla fine è stata approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Putignano, la proposta dell'assessore Sebastiano Delfine (Fi), che oltre alle deleghe alla polizia municipale, attività produttive e sport, detiene anche quella all’agricoltura.

Nel territorio del comune di Putignano ci sono 126 allevamenti di bovini di cui 97 orientati alla produzione di latte e che nell'ultimo decennio il numero degli allevamenti risulta in costante diminuzione con percentuali annue dal -4% al -6%.

Tante aziende sono quasi al collasso e la principale causa di queste probabili chiusure è il calo del prezzo del latte che attualmente si attesta intorno al 10% con un prezzo medio che si attesta su 0,36€/0,38€ al litro.

Anche l'ultimo accordo regionale sul prezzo del latte del 9 agosto del 2011 e non è stato più rispettato. A questi tagli non corrisponde una diminuzione dei costi di produzione e In molti casi l'abuso del trasformatore non si ferma solo al taglio del prezzo ma arriva addirittura alla sospensione del ritiro della materia prima costringendo l'allevatore a destinare alla fogna il prodotto del proprio allevamento.

Per tentare di rispondere a questa sorta di emergenza del settore, il Consiglio Comunale di Putignano ha dato indirizzo al sindaco e alla giunta comunale affinché promuovano presso le istituzioni regionali, la convocazione di un tavolo di trattativa per individuare possibili soluzioni:

- sollecitando l'assessorato regionale all'agricoltura ad approfondire le politiche di sostegno allo sviluppo del marchio 'Prodotti di Puglia'.

- Sollecitando altresì le autorità di polizia e controllo a vigilare sul rispetto dei decreti ministeriali del 9 dicembre 2016 in materia di etichettatura con l'indicazione del paese di provenienza del latte utilizzato.

- Sollecitando le associazioni di categoria ad attuare iniziative di tutela degli allevatori avviando una capillare campagna informativa che coinvolga allevatori trasformatori e consumatori, per garantire un'equa distribuzione del valore aggiunto che deriverà dal marchio mozzarella Dop di Gioia del Colle, il cui disciplinare è attualmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale del Ministero delle Politiche Agricole, nonché di invitare i Comuni che ricadono nel comprensorio indicato dal disciplinare della mozzarella Dop di Gioia del Colle, a deliberare atti di indirizzo sullo stesso argomento.

Perdere un allevamento significa privarsi di un soggetto economico produttivo e far scomparire un ‘presidio del territorio rurale’ che assolve anche il compito di custode degli appezzamenti circostanti le aziende zootecniche – Spiega l’assessore all’agricoltura Delfine - Questo aumenta il rischio di abbandono di quelle aree, di inquinamento e di incendi dovuto per esempio allo sviluppo incontrollato della vegetazione precedentemente contrastata con attività stagionale del pascolo.

 
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