L’omaggio della C.a.r.l.i.p. ad Ambrogio Caramia, fra gag divertenti, la dolcezza del ricordo e la grande empatia con il pubblico, conquistato da un progetto di grande originalità

Carlip_-_Estate_2017Putignano Ba - Sintetizzare in poche righe il successo di 'A cena sotto le stelle con Ambrogio', ultima fatica dell’associazione teatrale C.a.r.l.i.p. è impresa non facilissima.

La prima cosa che salta alla mente, ripensando allo spettacolo dello scorso 25 agosto, è innazi tutto la grande lezione di teatro 'amatoriale' che la storica compagnia ha saputo costruire; come sia stata una serata di grande intensità, in grado di abbracciare uno spettro di emozioni ampio e variegato. Emozioni rimpallate continuamente fra palco e pubblico, e risultate efficacissime nel ricordare una persona autentica e ricca di vita come Ambrogio Caramia.

La C.a.r.l.i.p., da ora ridisegnata nel nome in 'C.a.r.l.i.p. – Associazione Teatrale AMBROGIO CARAMIA' ha messo in scena un piccolo capolavoro: bella e suggestiva la cornice della Masseria Montelli, di proprietà della disponibilissima famiglia Laera-Lippolis, intrigante la struttura della serata, impostata con i tempi e la scaletta di un ricevimento familiare, eccellenti i contributi degli attori.

Tante “portate”, tanti “camerieri” pronti a servire un ventaglio di “pietanze” di grande impatto comico.

Il tutto, davanti alla famiglia di Ambrogio, e in linea con l’ideale di famiglia che lega da sempre i componenti di un’associazione teatrale ormai storica per Putignano.

Sul palco, una bellissima successione di sketch, pezzi di cabaret e video pronti a ripercorrere l’itinerario artistico del fondatore della Car.Lip, scomparso lo scorso gennaio ma presente più che mai nel cuore, nella filosofia e nella gerarchia dei valori del gruppo.

A cucire i vari momenti della serata, in una continua altalena fra la dolcezza del ricordo e picchi di comicità irresistibile, il maitre Elio Angelini (anche per lui un passato nella C.a.r.l.i.p.), straordinariamente bravo nello stemperare i momenti emotivamente più forti e nel rendere travolgenti anche i momenti di passaggio tra una “pietanza” e l’altra.

Il resto lo hanno fatto l’affiatamento, lo spirito di sacrificio e la profonda professionalità del gruppo degli attori, ancora una volta bravissimi a calarsi nel progetto. Un altro progetto, per inciso, dei tanti ispirati dalla penna e dal carisma di Marisa Masi, geniale nell’ideare, nell’adattare i testi, nel delineare le coordinate dello spettacolo.

Un altro contributo importante è arrivato da Milko Lara, autore di scenografie elettroniche ed effetti al “Led Wall” che hanno impreziosito in maniera sensibile l’impianto scenico.

In sintesi, una serata speciale, propiziata anche da un pubblico caloroso e partecipe, conquistato dall’originalità del lavoro e dal clima di intimità che è riuscito a creare.

Al richiudersi del sipario, la sensazione comune è che il valore aggiunto della C.a.r.l.i.p, alla fine, resti lo spirito di gruppo. Quello che rende il risultato di ogni lavoro incredibilmente maggiore della somma dei singoli valori individuali, quello pronto a trasformare un insieme di persone in una famiglia.

La seconda famiglia del buon Ambrogio, per l’appunto.

Una bellissima famiglia.

Protagonisti della frizzante serata, oltre ai già citati Elio Angelini e Marisa Masi, troviamo nelle vesti di attori: Andrea Casulli, Germano Laporta, Marco Castellana, Marilena Campanella, Mingo Giliberti, Nada Lovece, Nanni Schettini, Ottavio impedovo, Rico Totaro, Rossiana Giliberti, Stefania Campanella, Vittoria Natile, la coppia di tangheri Daniele Casulli e Roberta Lovece e la solerte squadra di collaboratori Dino Giliberti, Gianni Giliberti, Gianvito Schettini, Gracy Casulli, Margherita Gigante, Teresita Gonnella, Sergio Castellana, Sergio Laterza, Valentina Recchia, Vania Casulli, Vincenzo Gigante.

 
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