Sul Decreto di sospensione Tar sul trasferimento del punto nascita dall’Ospedale Putignano a Monopoli. Il D.G. Montanaro: 'Vanno seguite norme e tempi tecnici necessari

Putignano_-_Mobilitazione_popolare_salva_ospedale_low_copyPutignano Ba - In un comunicato diramato ieri sera, la Direzione Generale Asl fa sapere che intende rispettare la 'sospensiva' del Tar che dispone la riapertura del punto nascite di Putignano almeno fino al 26 luglio, data fissata per la pronuncia di merito, ma che ci vorrà del tempo.

 

Di seguito il testo del comunicato del Direttore Generale Asl Ba Vito Montanaro.

“In coerenza con le normative nazionali vigenti sulla sicurezza dell’assistenza per i punti nascita abbiamo dato seguito alla riorganizzazione dei turni spostando solo l’attività del punto nascita di Putignano a Monopoli per una migliore gestione nellaorganizzazione del personale e seguendo il principio della ottimizzazione delle risorse in virtù della carenza di personale medico ed infermieristico.

La Delibera n. 1236 del 28 Giugno 2017 è la sintesi di un percorso che ha avuto inizio nell’Ottobre 2016. La Direzione ha compiuto tale scelta anche in considerazione della favorevole allocazione degli stessi Presidi e della vicinanza geografica misurabile in circa 20 chilometri.

Si deve considerare che tra i requisiti di sicurezza di cui si è tenuto conto nella decisione di spostare il punto nascita di Putignano a Monopoli ha avuto un grande impatto la obbligatoria presenza di Unità Operative di supporto ai punti nascita quali la Rianimazione, il Centro Trasfusionale e la Pediatria con annessa Neonatologia. Il Presidio Ospedaliero di Putignano è infatti sprovvisto della Unità Operativa di Rianimazione.

L’Ospedale di Monopoli è al contrario già dotato delle Unità Operative di Rianimazione, del Centro Trasfusionale, della Pediatria con annessa neonatologia già allestita e in fase di accreditamento Regionale. Nel periodo compreso tra Ottobre 2016 e Giugno 2017 è stata attuata una riorganizzazione funzionale delle attività delle Unità Operative che prevede l’integrazione dei servizi a copertura dell’intero territorio che gravita intorno ai Presidi Ospedalieri di Putignano e Monopoli e che ha realizzato tutti gli interventi già enunciati della Delibera n.1236 del 28 Giugno 2017 oggetto del provvedimento di sospensione.

La cessazione dell’attività del Punto Nascita del Presidio Ospedaliero di Putignano e l’individuazione di quello di Monopoli come unico punto nascita presso il quale espletare l’attività – scandisce il Dott. Vito Montanaro – non ha comportato in alcun modo la cessazione delle attività dell’Unità di Ostetricia di Putignano, persistendo lo svolgimento di tutte le prestazioni ambulatoriali e di Day Service.

Il modello organizzativo articolato dalla Direzione Strategica della ASL Bari prevede per la Unità Operativa di Putignano: consulenza specialistica ostetrica e ginecologica al Pronto Soccorso, attività applicativa della legge 194/78, l’incremento delle attività di day surgery e day service ostetrico-ginecologico, il potenziamento dell’attività ambulatoriale ostetrico-ginecologica con presenza di: – Centro 2° livello per screening oncologico – Centro 2° livello per diagnosi prenatale (amniocentesi, villocentesi, ecografia morfologica, ambulatorio gravidanze a rischio, ecc.) – Centro 2° livello per diagnostica isteroscopia – Centro 2° livello uro ginecologico – Ambulatori generali di Ostetricia e Ginecologia; l’attivazione ex novo di day service ed attività ambulatoriali pediatriche.

Il provvedimento del TAR riguardante l’efficacia della Delibera n.1236/2017 dell’ASL BA sospende l’attuazione del processo di riorganizzazione, imponendo il ripristino di condizioni che devono essere valutate ed imponendo l’assistenza sicura delle utenti presso il PO di Putignano.

Si precisa che il Decreto del TAR Puglia è stato notificato alla pec della ASL di Bari ieri sera alle ore 20:12 dall’avvocato officiato dal Comune di Putignano, e che già nelle prime ore di questa mattina è al lavoro un gruppo di esperti nominato dalla Direzione Generale, e costituito dal Direttore Sanitario, dal Direttore del Dipartimento Materno Infantile, dal Direttore del Rischio Clinico, dal Direttore dell’UOC Ginecologia ed Ostetricia del Presidio Ospedaliero di Monopoli e Putignano proprio per verificare l’operatività di tutti gli aspetti organizzativi interni, percorsi clinici e sanitari che, salvaguardando la sicurezza dei pazienti comunque,devono garantire l’ottemperanza al Decreto del TAR Puglia.

Come già illustrato è impossibile attivare ad horas procedure assistenziali di ostetricia e ginecologia in regime di ricovero a Putignano; il ripristino del precedente modello organizzativo, infatti, deve comunque garantire il rispetto dell’art. 1 della Legge n. 24/2017.

Infine – conclude il Direttore Generale della ASL Bari Dottor Vito Montanaro – è dovere della ASL di Bari ottemperare al Decreto del TAR salvaguardando sempre però la sicurezza delle pazienti, con un invito alla collaborazione istituzionale che ha quale obiettivo quello di rasserenare la comunità locale che ha il diritto di ricevere assistenza e cure sanitarie in assoluta sicurezza secondo i parametri di legge vigenti. La sicurezza delle cure è parte integrante del diritto costituzionale alla salute”.


Intanto, raffica di ricorsi al Tar anche da parte di altri sindaci della Puglia, contro il piano di riordino ospedaliero e la chiusura dei reparti. Lo scrive Repubblica.it con un articolo di qualche ora fa. Da Foggia a Lecce, la battaglia contro il piano di riordino ospedaliero si concentra nelle aule di giustizia. La decisione del Tar di Bari di sospendere la chiusura del punto nascita dell'ospedale di Putignano potrebbe rappresentare il primo di numerosi passi falsi del piano di riordino. Contro chiusure di reparti e ospedali, infatti, sono rivolti al Tar anche i Comuni di Manfredonia, in provincia di Foggia, Ostuni e Torchiarolo in provincia di Brindisi, Grottaglie in provincia di Taranto e Casarano, Copertino e Squinzano in provincia di Lecce. (fonte Repubblica.it).

 
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