Medicina della persona per vincere il tumore ‘Senza Paura’. Presentato l’ultimo saggio di Umberto Veronesi e Gabriella Pravettoni

Senza_Paura_-_Presentazione_a_PutignanoPutignano Ba – Un evento informativo e culturale di raro interesse medico-scientifico come non se ne vedevano da un po’ a Putignano. Stiamo parlando dalla presentazione del libro ‘Senza Paura - Vincere il tumore con la medicina della persona’.

L'evento è stato promosso dall'Amministrazione Comunale di Putignano, Assessorato ai Servizi Sociali e Putignano Sociale, in partenariato con le maggiori associazioni di volontariato e solidarietà sociale.

Relatori illustri delle tematiche contenute nel volume, la coautrice Prof.ssa Gabriella Pravettoni, docente di Psicologia all'Università degli Studi di Milano e direttore del dipartimento di Psiconcologia dell'Istituto Europeo di Oncologia (IEO). il Prof. Gianluca Vago, Rettore dell'Università degli Studi di Milano e del Prof. Giancarlo Pruneri, professore associato di Anatomia Patologica presso l'Università Statale di Milano e Direttore dell'Unità di Biobanca per la medicina traslazionale del IEO di Milano.

La presentazione del libro, tenutasi giovedì 25 agosto nell'ex macello comunale IMake, è stata introdotta da un breve e intenso intervento istituzionale del Sindaco di Putignano Domenico Giannandrea, che avendo letto preventivamente il volume, ha articolato una vera propria recensione del libro. L'incontro è stato moderato con impostazione grionalista dal corrispondente della Gazzetta del Mezzogiorno Patrizio Pulvento.

L’evento è stato massicciamente partecipato visto l’elevato interesse che gli argomenti affrontati suscitano e che sono magistralmente contemplati nel libro, soprattutto con riferimento all’importanza di come la malattia possa essere mentalmente gestita al meglio dal paziente.

Senza_Paura_-_Veronesi_e_PravettoniUn libro straordinariamente interessante e soprattutto utile perché porta con sé un grande insegnamento su come elaborare gli stati di angoscia e di smarrimento dai quali veniamo assaliti quando ci ammaliamo o ci imbattiamo in una diagnosi di tumore. Un corpo che soffre si può curare e guarire ma l’impresa più difficile è sanare il solco lasciato nella mente di ogni persona. La malattia viene raccontata attraverso le testimonianze sofferte di coloro che hanno dovuto  e devono misurarsi con una diagnosi di tumore, il relativo percorso terapeutico e la fase successiva.

Persone  (e non pazienti), raccontano il loro essere malati e i grandi cambiamenti che ne conseguono rispetto alle relazioni, alla carriera professionale e al progetto di vita. E mentre ti immergi nelle loro storie riesci ancora sentire in mezzo alle loro, anche la voce dei tuoi pensieri.  

Molto spazio è stato dato anche al rapporto medico-paziente al quale molto rilievo è stato dato dall’Università Statale di Milano. Il Rettore della facoltà, prof. Gianluca Vago, ha spiegato che nella sua università è stato introdotta da alcuni anni un corso di studi apposito per ‘umanizzare’ il lavoro dei medici.

Il prof. Pruneri ha invece spiegato quali progressi si stanno facendo nell’ambito della diagnostica e come funziona la nuova medicina traslazionale, in rapido sviluppo nel campo della ricerca biomedica che ha lo scopo di velocizzare la scoperta di nuovi trattamenti e strumenti diagnostici utilizzando un approccio multidisciplinare che comporta un elevato livello di collaborazione  tra varie professionalità, anche in ambito tecnologico e informatico.

Un breve passaggio sulla prevenzione con cenni al rapporrto tra alimentazione e salute è arrivato con l'intervento della Dott.ssa Angelica Miccolis dell'associazione IANUS, nutrizionista, che ha esaltato che proprietà nutritive di un nostro prodotto tipico locale: la farinella, uno sfarinato di ceci e orzo abbrustoliti (cereale e legume), proveniente dalla tradizione contadina.

Determinante sono stati gli interventi della prof.ssa Pravettoni che, incalzata dalle domande del giornalista Pulvento, ha spiegato anche le motivazioni alla base della pubblicazione di questo libro sulla medicina della persona.

Una medicina nuova, che ci pone di fronte a una “persona” e non a un “paziente”. Solo mettendoci nei suoi panni, avendo empatia con lui, possiamo curarlo bene. La parola cancro evoca ancora la morte. Ma dopo la depressione e la rabbia, si può risalire facendo perno sulle nostre risorse interiori. Il grande progresso nella cura deriva dal progresso della ricerca: nuovi farmaci, tecniche e conoscenze. Ma guarire dalla malattia nel corpo non è sufficiente.

Bisogna guarire anche nella testa. Se la malattia si annida in qualche angolo del cervello, ci resta tutta la vita. Oggi è facile togliere un nodulo dal seno di una donna (si guarisce nel 95% dei casi), è più difficile toglierlo dalla sua mente.

Insomma si tratta di un libro un libro che sicuramente dovrebbero leggere tutti coloro che si sono ammalati e i loro familiari. Ma soprattutto è un libro che dovrebbero leggere i medici e gli operatori sanitari, nonché coloro che operano nei fondamentali comparti dell’assistenzialismo e del volontariato.