
Nell’esposizione, che resterà aperta tutti i giorni fino a domenica 30 ottobre dalle 18.00 alle 21.00, saranno presentate opere dagli anni ‘70 agli anni ‘90 testimonianza dei passaggi del lavoro dell'artista francese quali libri consumati dall'azione divoratrice del fuoco, disegni di fuoco, ed ancora tableau feu, tableau-clou, ai più recenti alveoles, semema e momochromies structurelles. Aubertin usa il fuoco e la monocromia come le due facce di un unico strumento. Attraverso il fuoco si stabilisce un collegamento tra l’attualità umana e l’antichità del mondo, tra la mutevolezza e l’invariabilità, per rintracciare un frammento di quella sicurezza che indica il punto da cui partire o ripartire, sorgere o risorgere.