Studenti dell'IPSSEOA a lezione di storia e memoria con Vincenzo Landi, reduce della seconda guerra mondiale e protagonista del romanzo  “Oltre il ponte” di Giusy Landi e Paola Zito, e Giovanni Cino anche lui di Putignano, all’epoca balilla moschettiere

Vincenzo_Landi_con_gli_studenti_dellIPSSEOA_3Putignano Ba - Che occhi ha il passato? Quelli di Vincenzo Landi, 90 anni, calzolaio di Putignano, che narra, con voce tremante e occhi lucidi, la sua odissea di soldato e di prigioniero nei campi di concentramento in Germania, all’indomani dell’8 settembre del ’43. Ma anche quelli di Giovanni Cino, anche lui calzolaio di Putignano, all’epoca balilla moschettiere e adolescente vivace. 

Giovanni sfuggendo alle raccomandazione dei genitori, durante i  vari coprifuoco, inseguiva curioso  la scia dei  bagliori e dei rumori degli spari, spiando  “la storia” che “sfilava” nelle strade e diventando anche lui testimone inconsapevole e candela della Memoria della nostra cittadina.

Storia, microstoria e storia locale si intersecano, così, semplicemente e magistralmente  in una lezione insolita e piacevolissima.

Vincenzo_Landi_con_gli_studenti_dellIPSSEOA_1Martedì scorso 18 marzo, nell’aula della VD dell’IPSSEOA,  gli sguardi degli studenti e dei due testimoni  si sono incrociati spesso. A volte increduli. Sorridenti. Emozionati. Ma sempre attenti. I ragazzi hanno saputo cogliere gli aspetti più importanti e più intensi della vicenda tutta personale e allo stesso tempo universale di Vincenzo. – Tutte le parole ci sono entrate nel cuore,  suscitando in noi emozioni inaspettate– afferma lo studente Cosimo Bruno.

Tutti hanno saputo ascoltare col cuore i racconti  di vita di tanti uomini in divisa e delle tante famiglie, del nostro Sud, che assistettero in silenzio e coraggiosamente ad un tragico ed oscuro periodo della Storia  del ‘900, rinunciando spesso, e dolorosamente, al loro mondo di affetti e speranze.

Vincenzo_Landi_con_gli_studenti_dellIPSSEOA_2Paesi e persone di un meridione operoso e pieno di valori scorrono nelle piacevoli pagine del romanzo breve dal titolo “Oltre il ponte”. Celeberrima citazione di Italo Calvino e titolo di una splendida canzone dei Modena City Ramblers. Un libro scaturito dai tanti, e  ancora vividi, ricordi di quest’uomo/soldato dai capelli ancora scuri  e dalla penna della  figlia, Giusy Landi e da Paola Zito. 

- Non potevo non imprimere sulla carta queste gocce di memoria – afferma emozionata Giusy Landi – sin da bambina restavo incantata difronte ai racconti che mio padre faceva di quei due anni di guerra -.

 -  Ho pensato che dovevo dar voce a quei ricordi, a quelle pagine di storia e memoria, perché restassero indelebili e soprattutto perché  costituiscono per le giovani generazioni una preziosa opportunità per riflettere sugli orrori della guerra e sui tragici effetti che produce l’odio tra i popoli - .

Io vorrei, ragazzi - ha ribadito più volte Vincenzo - che i vostri occhi non vedessero mai quello che hanno visto i miei occhi nei 4 campi di prigionia in Germania: la Fame, la Miseria, lo Sterminio e la Morte.  - Il mio compito oggi - ha sottolineato fortemente - è trasmettere a voi giovani questo ricordo -.

 Antonio Radogna VD:  – la cosa più interessante è scoprire che dietro quei  fatti storici, che abbiamo studiato in classe, sui libri, c’è la vita pulsante di tanti soldati, giovani  come noi, che nel settembre del ’43 fecero una scelta che in parte cambiò la storia - .

-     E’ stato per me un grandissimo onore incontrare ed ascoltare una testimonianza così preziosa, una persona dal vissuto straordinario – scrive Mirko Piepoli – mi sono appassionato tanto e ho appassionato i miei genitori quando ne ho parlato a casa - .

-     Mi è piaciuto tantissimo quando i due testimoni si sono alternati nei racconti, dicendosi  … e tu ricordi? Ora so cosa significa che “la Storia è Memoria”  - queste le parole dello studente Gabriele Ventrella.

-     Ho provato rabbia nell’ascoltare il racconto del Signor Landidice Silvia Marchitelli perché mi sono resa conto che la nostra generazione non possiede quel grande patrimonio di valori e civiltà che quest’uomo e la sua generazione possiedono – Lui ci ha parlato di difesa e amore della Patria, di fratellanza, altruismo;  mi chiedo:  – ha continuato Silviadove sono oggi questi valori di grande rilevanza morale? - .

La professoressa  Angela Cino, Referente dell’iniziativa, evidenzia le finalità dell’ azione educativa e didattica: - Nulla  nella vita e nella coscienza civile dei giovani e degli studenti può prescindere dalla conoscenza della Storia, dalla Memoria e dalle Testimonianze.

Questo tipo di semplici esperienze ti cambiano. Ti inducono a pensare e voler costruire una società dove la giustizia sociale, il rispetto reciproco, l’inalienabilità di diritti e doveri, non devono essere delle richieste, ma dei punti fermi:

Queste persone, questi testimoni e le loro storie devono diventare Patrimonio dell’Umanità -.

Articolo scritto dagli studenti della VD IPSSEOA  Supervisione, Prof.ssa Angela Cino

 
Condividi