Il bilancio dell'attività operativa del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Nucleo di Bari cc nucleo tutela arte

Bari - I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari, nel corso del 2010,  avvalendosi della fondamentale collaborazione dell’Arma territoriale, del 6° Elinucleo CC di Bari e del Nucleo CC Subacquei di Taranto, hanno portato a termine varie attività di prevenzione e repressione nei vari settori di competenza: archeologia, falsi d’autore, tutela del paesaggio e antiquariato.

 

1.        ANTIQUARIATO:

Importante recupero di beni di antiquariato e chiesastici sottratti illecitamente da cappelle cimiteriali, cappelle private e masserie delle Provincie di Bari, Bat, Foggia Brindisi e Taranto, operazione coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari.

2.        FALSI D’AUTORE:

Sequestro di opere false di arte contemporanea, attività coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari.

3.        ARCHEOLOGIA:

Operazione “Boucher”, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari.

4.        TUTELA DEL PAESAGGIO:

-         Indagine sul crollo di una torre di avvistamento costiera del XVI secolo d.c., ubicata nel Comune di Otranto e monitoraggio di tutte le torri di avvistamento della Provincia di Lecce, in collaborazione con i Comandi Compagnia CC della Provincia di Lecce, operazione coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce;

-         Monitoraggio e censimento degli impianti eolici e fotovoltaici insistenti sul territorio della Puglia, Basilicata e Molise in collaborazione con il 6 ° Elinucleo CC di Bari e con  le competenti Direzioni Regionali per i Beni Culturali e Paesaggistici.

 

NELLO SPECIFICO:

 

SETTORE ANTIQUARIATO

 

OPERAZIONE  CONTRO I FURTI NEI CIMITERI E NELLE MASSERIE (“MALA TEMPORA”)

Le indagini sono state originate da una serie di furti perpetrati in danno di cappelle cimiteriali private e masserie ubicate nel territorio delle Provincie di Bari, Bat, Foggia Brindisi e Taranto. L’elevato numero di segnalazioni di furto pervenute a questo Nucleo implicava l’avvio di accertamenti investigativi che permettevano di individuare alcune persone che risultavano aver posto in vendita, esponendola  in occasione dei mercatini dell’antiquariato, merce assimilabile a quella sottratta dalle cappelle cimiteriali e dalle masserie.

Successivamente, l’individuazione di un deposito utilizzato dai malfattori come luogo per occultare la merce trafugata, imprimeva una svolta alle indagini, le quali consentivano l’acquisizione di elementi concreti circa la responsabilità dei soggetti in ordine ai reati per i quali si procedeva. Ad ulteriore riscontro, i soggetti venivano anche fermati mentre erano in procinto di recarsi in un mercatino dell’antiquariato e si procedeva al sequestro di un intero furgone colmo di oggetti chiesastici, la cui provenienza, in seguito, si accertava essere in larga maggioranza di natura illecita.

Le successive indagini consentivano di provare che gli indagati, tutti della provincia di Bari, erano gli autori materiali di gran parte dei furti commessi nei cimiteri della provincia di Taranto, Brindisi e Bari e che i beni illecitamente asportati venivano posti immediatamente in commercio in occasione dei mercatini di vendita di mobili antichi nella provincia di Lecce, l’unica a non essere interessata dalle loro incursioni. In una circostanza, inoltre, i rei tornavano sul luogo in cui avevano già qualche giorno prima perpetrato un furto per prendere un oggetto di arredamento non asportato in un primo momento e per il quale avevano, nel frattempo, trovato un ignaro acquirente. Il costante monitoraggio degli individui permetteva di procedere all’arresto in flagranza con il conseguente recupero di un’ingente quantità di refurtiva.

Al termine dell’operazione condotta nell’ambito della Regione Puglia sono stati conseguiti i seguenti risultati:

 

PERQUISIZIONI eseguite provincia di Bari, BAT, Lecce e Firenze.

15

BENI RECUPERATI

Reperti archeologici

3

Monete

1

statue in legno, carta pesta e gesso

32

Messali e libri

4

Opere pittoriche

5

Candelieri in legno e ottone

81

Cartalorie

6

Mobilio

1

Arazzo

1

Oleografie

2

Olio su tela

1

Icone, sculture, crocifissi, fotografie d’epoca

97

Dipinti di vario genere raffiguranti Santi e scene religiose

21

Pissidi, calici, acquasantiere, leggii

12

 

Il valore dei beni recuperati ammontano a circa  €.200.000,00.

 

 

SETTORE CONTRAFFAZIONE ARTE CONTEMPORANEA

 

I dati statistici del Comando Carabinieri T.P.C. e le acquisizioni informative fanno ritenere che la specifica attività criminosa sia in continua espansione in quanto molto remunerativa. Questo Nucleo, svolgendo indagini al fine di contrastare il fenomeno della vendita di opere d’arte contemporanea contraffatta, ha eseguito numerosi controlli presso le gallerie d’arte del territorio di competenza. In particolare, a carico di alcuni mercanti ed imprenditori di Bari sono state sequestrate 25 opere d’arte falsamente attribuite ai pittori  Mario SCHIFANO, Franco ANGELI, Tano FESTA, Renato GUTTUSO, Massimiliano CAMPIGLI, Giorgio DE CHIRICO, Alberto SUGHI, Ernesto TRECCANI, Franz BORGHESE, Antonio MIGNECO, Antonio BUENO e Franco AZZINARI, opere oggetto di truffa e ricettazione.

Le indagini sono state originate dalla denuncia di un imprenditore che aveva scoperto la falsità di alcune opere, ed in relazione ai fatti denunciati sono stati individuati gli autori della contraffazione e il venditore. Le perquisizione eseguite a carico degli indagati e acquirenti, in alcuni casi consapevoli della falsità delle opere, ha consentito il recupero dei suddetti beni. Il valore dei beni sequestrati in commercio ammonta a circa € 500.000,00.

 

CONTRABBANDO, VIOLAZIONE DEL DIRITTO D’AUTORE E ILLECITA IMPORTAZIONE DI BENI CULTURALI

 

Nell’ambito del protocollo d’intesa nazionale di collaborazione con l’Agenzia delle Dogane con servizi sinergici presso le aree aeroportuali e di frontiera, questo Nucleo unitamente all’Agenzia delle Dogane di Bari, Ufficio del Porto di Bari, e con la G.di F. ha proceduto ad effettuare, così come avviene anche a livello nazionale,  alcuni controlli finalizzati al contrasto dell’illecita introduzione nel territorio nazionale di beni culturali.

Si evidenzia che l’attività di contrasto alla illecita commercializzazione dei beni soprattutto archeologici, posta in essere dalle Autorità italiane, oltre alla rivendicazione ad uno Stato estero di beni italiani illecitamente esportati, si esplica anche in favore degli Stati esteri, allorquando i beni ad essi sottratti sono semplicemente in transito nel territorio italiano e destinati ad altri mercati internazionali. In tal caso vengono attivate le procedure per la restituzione dei beni culturali allo Stato che ne ha la titolarità.

 

SETTORE ARCHEOLOGIA

 

OPERAZIONE “BOUCHER”

Nel mese di gennaio 2010, al termine di attività investigativa condotta sul territorio nazionale ed europeo, la Procura della Repubblica di Bari, concordando con le argomentazione di questa P.G., emetteva 13 O.C.C. a carico di altrettante persone italiane, di cui due residenti in Francia, resesi responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata allo scavo clandestino, ricettazione e riciclaggio di beni archeologici sottratti al Patrimonio dello Stato. In quella occasione, veniva rigettata la proposta di O.C.C. a carico di altre 6 persone della provincia di Bari e Torino. All’epoca il P.M. proponeva appello presso il Tribunale di Bari, chiedendo l’applicazione della misura coercitiva anche nei confronti di coloro che in un primo momento erano stati esclusi; nel mese di novembre 2010, quindi, il Tribunale Civile e Penale di Bari, accogliendo parzialmente la richiesta del PM, emetteva l’ordine di esecuzione della misura cautelare personale (arresti domiciliari ed obbligo di dimora) nei confronti di altre 5 persone della provincia di Bari e Torino.

In relazione ai reperti illecitamente esportati in Spagna, le Autorità locali, che in un primo momento avevano disposto il dissequestro dei reperti archeologici illecitamente esportati in quello Stato da trafficanti italiani, riformulando il giudizio a seguito di una nuova richiesta dell’Autorità Giudiziaria italiana, disponevano nuovamente il sequestro di un centinaio di  reperti archeologici, sequestro che veniva eseguito nel mese di novembre da personale di questo Nucleo. Alcuni reperti non sono stati rinvenuti nell’occasione e sono tuttora  ricercati.

 

E-COMMERCE SU E-BAY

 

Le forme di vendita dei reperti archeologici hanno subito  radicali modifiche negli ultimi anni e si sono sviluppate anche alla luce del diffondersi dei moderni mezzi di commercio e comunicazione. Per tale ragione, il Comando Carabinieri T.P.C., che partecipa quale partner al progetto Europeo “Coins” (Combat On-line Illegal Numismatic Sales), finalizzato alla realizzazione di software per contrastare il fenomeno del traffico internazionale di monete tramite internet, ha addestrato il personale dipendente a monitorare i siti internet per individuare la vendita di monete archeologiche rare e di pregio tutelate dall’art. 10 del D. Lgs. 42/2004.

Il Nucleo di Bari, muovendosi in un contesto internazionale e con la fattiva collaborazione del sito E-Bay, continua ad effettuare il monitoraggio dei siti di vendita on- line contribuendo al recupero di beni culturali. Si ricorda che qualsiasi cittadino nel momento in cui acquista un bene di natura archeologica da esercizi commerciali legalmente riconosciuti o quando la provenienza è ritenuta legittima ha comunque l’obbligo di denunciarne il possesso alla competente Soprintendenza Archeologica, altrimenti la condotta viene sanzionata ai sensi degli artt. 712 (incauto acquisto) o 648 (ricettazione) c.p.

In generale, i beni posti in vendita, individuati a seguito del monitoraggio dei siti on-line sono di carattere numismatico, reperti archeologici, libri e documenti d’archivio, oltre che i beni falsificati. Gli acquisti e le vendite on line “disinvolte” nella maggioranza dei casi coinvolgono non incalliti criminali, ma collezionisti ignari dei riflessi penali a cui vanno incontro nel porre in vendita o acquistare reperti archeologici e/o numismatica archeologica ecc.  Nello specifico settore, dunque, sarebbe quanto mai necessaria l’adozione di regole che, pur non limitando le caratteristiche e le potenzialità della piazza virtuale, consentano comunque una maggiore informazione agli utenti/clienti, oltre che una più agevole attività di monitoraggio e controllo.

 

TUTELA DEL PAESAGGIO

 

La Procura della Repubblica di Lecce, nel marzo del 2010, ha delegato questo Nucleo ad effettuare accertamenti in ordine al crollo di una torre, risalente al XVI secolo, sita nel Comune di Otranto, al fine di stabilire eventuali responsabilità a carico di chi avesse l’onere del controllo dello stato del monumento e della sua manutenzione.

Contestualmente richiedeva che nell’ambito della Provincia di Lecce si verificasse la sussistenza del pericolo di crollo delle altre numerose torri di avvistamento costiere, considerate di grande interesse storico, collocate lungo tutta la litoranea salentina. Questo Nucleo, pertanto, in collaborazione con il 6° Elinucleo CC di Bari e con personale della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Bari e Lecce, ha sorvolato tutta la fascia costiera provvedendo a censire tutte le torri, riscontrandone lo stato d’uso, l’esatta collocazione mediante coordinate GPS e la proprietà.

All’esito delle indagini, in ottemperanza alle disposizione impartite dalla locale Procura della Repubblica, è stato realizzato un book fotografico, completo di tutti i dati, trasmesso alla Soprintendenza competente affinché esercitasse i potere impositivi di cui al D.Lgs 42/2004.

Per quanto concerne il crollo della torre,  tre persone sono state denunciate in stato di libertà per crollo colposo e danneggiamento.

 

 

BILANCIO 2010 -  ATTIVITÀ REPRESSIVA

PERSONE DEFERITE ALL’A.G. IN STATO DI LIBERTÀ

61

PERSONE DEFERITE ALL’A.G. IN STATO DI FERMO/ARRESTO IN FLAGRANZA

6

PERSONE DEFERITE IN STATO DI ARRESTO SU PROVVEDIMENTO DELL’A.G.

17

TIPOLOGIA DEI REATI PERSEGUITI

FURTO

3

RICETTAZIONE

36

SCAVO CLANDESTINO

11

CONTRAFF. OPERE D’ARTE

5

DANNEGGIAMENTO

4

REATI IN DANNO DEL PAESAGGIO

5

ATRI REATI

46

ASSOCIAZIONI PER DELINQUERE

1

PERQUISIZIONI EFFETTUATE

15

SANZIONI AMMINISTRATIVE ELEVATE

15

ATTIVITÀ DI RECUPERO

 

BENI RECUPERATI

-         Reperti archeologici (interi, frammenti e monete archeologiche)

677

-         Beni antiquariali, archivistici e librari (libri, materiale archivistico, oggetti chiesastici, quadri e sculture)

1648

-         Falsi sequestrati

26

 

L’attività di prevenzione e controllo svolta si è caratterizzata soprattutto da una diversificazione d’intervento a seconda del settore interessato.

In particolare sono stati effettuati:

-         87 (+8.04% rispetto al 2009) controlli a esercizi commerciali, mercati e fiere di oggetti antiquariali;

-         29 (+3.57% rispetto al 2009) verifiche alla sicurezza di Musei, Biblioteche e Archivi;

-         66 (+17.85% rispetto al 2009) controlli nelle aree archeologiche ritenute più a rischio, svolti congiuntamente alle competenti Soprintendenze, al 6°Elinucleo CC Bari e Arma territoriale;

-         38 (+153.33% rispetto al 2009) controlli ad aree tutelate da vincoli paesaggistici.

Si sottolinea che l’azione di tutela e salvaguardia messa in atto, è stata validamente supportata, oltre che dall’Arma territoriale, anche  dal 6° Elinucleo CC Bari e dal Nucleo CC Subacquei di Taranto con i quali vengono pianificate e coordinate periodicamente attività di monitoraggio in tutte le aree di interesse culturale, paesaggistico, ambientale ed archeologico, aree che per le loro caratteristiche necessitano di essere monitorate  “dall’alto” o “via mare”.

ATTIVITÀ CORRELATE

Nell’anno appena trascorso, sono state svolte inoltre varie attività di contorno a quelle propriamente di competenza di questo Nucleo, non dirette specificatamente alla prevenzione o alla repressione dei fenomeni criminosi di settore, ma comunque ricomprese nel più ampio contesto di obiettivi istituzionali svolti.

Le stesse sono finalizzate soprattutto a sensibilizzare l’opinione pubblica sui molteplici temi della tutela: partecipazione a convegni, incontri con scolaresche, collaborazione con Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici.

 

- FENOMENO FURTI -

 

Il bilancio del fenomeno delittuoso ai danni del Patrimonio Culturale nelle aree di competenze del Nucleo di Bari è stato di 18 furti contro i 30 consumati nell’anno 2009, in particolare:

PUGLIA: 14 furti nel 2010,  rispetto ai 25 del 2009, cosi suddivisi:

  • Musei: Negativo;
  • Enti Pubblici e Privati: n. 3 furti;
  • Chiese: 7 furti, a fronte dei 6 consumati nel 2009. L’aumento non deve sorprendere in quanto è dovuto essenzialmente all’opera di sensibilizzazione condotta da questo Nucleo che ha consentito il censimento di beni d’arte mai registrati e quindi la scoperta di furti avvenuti negli anni passati e di cui si è avuta cognizione a distanza di tempo grazie alla collaborazione con gli Uffici Beni Culturali delle Diocesi;
  • Ai danni di privati: 4 furti a fronte dei 16 consumati nel 2009.

 

BASILICATA: 2 furti  nel 2010 contro i 4 del 2009, cosi suddivisi:

  • Musei: Negativo;
  • Enti Pubblici e Privati: negativo, mentre nel 2009 è stato registrato 1 furto;
  • Chiese: 2 furti, a fronte dei 3 consumati nel 2009;
    • Ai danni di privati: negativo, mentre nel 2009 è stato registrato 1 furto;

 

MOLISE: 2 furti nel 2010 contro 1 furto registrato del 2009, cosi suddivisi:

  • Musei: Negativo;
  • Enti Pubblici e Privati: negativo;
  • Chiese: 1 furto, come nel 2009;
  • Ai danni di privati: 1 furto;

 

I privati e i luoghi di culto si riconfermano pertanto gli obiettivi più sensibili alla specifica aggressione criminale.

Negli ultimi anni si è registrato un decremento dei furti presso i musei, ciò è dovuto probabilmente ad una politica di maggiore attenzione nella sicurezza posta in essere dalle Soprintendenze nonché del costante lavoro di sensibilizzazione condotto dalle Forze di Polizia per assicurare e valutare le criticità nei sistemi di sicurezza.

 

 
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