Confiscato il patrimonio di Roberto Dello Russo, capo di un clan di trafficanti di droga. Sigilli a terreni, immobili, aziende e decine di veicoli

terlizzi confiscaTerlizzi - Questa mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito un decreto di confisca, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di Roberto Dello Russo, noto pregiudicato 45enne, indagato per aver promosso e diretto un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti operante su Terlizzi e nelle zone limitrofe.

Secondo l’accusa, l’associazione gestiva in modo monopolistico la piazza di spaccio di Terlizzi. L'uomo, tuttora agli arresti domiciliari, è il capo indiscusso del clan, ed è stato recentemente condannato in primo grado dal gup del Tribunale di Bari a 20 anni di reclusione al termine del processo seguito all’operazione 'Anno Zero' condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari all’inizio del 2020.

La Sezione Misure di Prevenzione ha quindi disposto la confisca del suo patrimonio, già sequestrato il 23 marzo 2023, perché realizzato con il reimpiego dei proventi del traffico di droga, accumulati negli ultimi 20 anni.
Quantificato in circa 20 milioni di euro, è composto da 5 terreni (uliveti, mandorleti, vigneti, seminativi) per un’estensione di oltre 2 ettari ubicati in agro di Terlizzi; 4 fabbricati (un appartamento, la villa ove risiede e due estesi capannoni industriali);
2 società di capitali, di cui una dedita alla compravendita di rottami ferrosi e commercio autoveicoli e pezzi di ricambio ed un’altra esclusivamente al commercio di autoveicoli. Al 31 dicembre 2021, il volume d’affari complessivo di entrambe le aziende è stato di circa 7 milioni di euro; varie disponibilità bancarie presso 5 istituti di credito; 36 tra auto, autoarticolati e mezzi industriali.