Mostra fotografica a cura di Francesca Sbiroli e Mauro D'Aprile presso l'ex Macello comunale; inaugurazione il 31 ottobreFrammenti d'Est
Putignano (Ba) - Dal 31 ottobre al 13 novembre 2011, sarà allestita una mostra fotografica, presso "I-MAKE" ex Macello Comunale intitolata "Frammenti d'Est". Il 31 ottobre alle ore 18,30, inaugurazione con Reading di Poesie "Versi dai Balcani". Il 4 novembre presso il cinema Margherita, esibizione del gruppo musicale "Zuf de Zur"alle ore 20,30.
Il 13 novembre terminerà la mostra d'arte.
Sarà possibile ammirare la mostra fotografica durante i giorni sopra riportati, dalle ore 18,30 alle 20,30 presso l'ex Macello Comunale di Putignano.

"Chi passa la notte sveglio nel letto a Sarajevo, può udire le voci della sua oscurità. Pesantemente e inesorabilmente batte l'ora sulla cattedrale cattolica: due dopo la mezzanotte. Passa più di un minuto (esattamente, ho contato, settantacinque secondi( e solo allora si annuncia, con un suono più debole, ma acuto l'orologio della chiesa ortodossa che batte anch'essa le sue due ore. Poco dopo si avverte con suono rauco e lontano la Torre dell'orologio della Moschea del bey, che batte le undici, undici ore degli spiriti turchi, in base ad uno strano calcolo di mondi lontani e stranieri. Gli ebrei non hanno un loro orologio che batte le ore, il dio malvagio è l'unico a sapere che ore sono in quel momento da loro, quante in base al calcolo seferdita, quante secondo il calcolo degli askenazi. Così anche di notte, mentre tutto dorme, nel conto delle ore vuote del tempo veglia la differenza che divide questa gente assopita che da desta gioisce e soffre, che si nutre o digiuna in base a quattro diversi calendari, ostili fra loro, e che rivolge tutte le sue preghiere allo stesso cielo in quattro diverse lingue ecclesiali." Ivo Andric'

"Sono passati quindici anni dai giorni neri degli anni novanta che hanno visto bruciare quella terra, crogiolo di popoli e religioni. La Bosnia Herzegovina più colpita tra Sarajevo, Sebrenica e Mostar prima e la Serbia con gli indimenticabili episodi di Belgrado e Kraguevac dopo. Oggi si respira un'aria apparentemente dolce e fraterna che nasconde un underground ancora ricco di risentimento, passioni contrastanti e un filo nero di odio latente. Camminando tra le strade di Mostar molte case sono segnate da granate in ricordo di una guerra trascorsa. Ma la gente vive, fa crescere i suoi figli, vuole dimenticare per sempre l'odio fraticida che li ha trafitti e logorati. Il tristemente famoso ponte di Mostar è stato ricostruito, Il territorio sembra rifiorire, l'acqua riprendere a scorrere, molte abitazioni sono state ristrutturate, i volti splendono di nuova luce, la speranza riaffiora negli sguardi." Francesca Sbiroli

"In questo giorno
si parla di voi romani,
che ci avete detto chiaramente
che la verità esce dalla bocca dei bambini.

Mi ricordo,
eravamo studenti con solo 30 lettere
e dieci numeri.
La lezione era pubblica, nella mensa dello studente,
parlava di lotta per la libertà,
di confini e di sangue,
di bandiera,

e mi hai detto:
al di sopra di tutto nello stato c'è la costituzione.
poi un ragazzo ha chiesto:
e chi è?" Enes Halilovic'

Per informazioni contattare il numero 3349377483 o visitare il sito www.associazionecarloff.it
 
Condividi