Cronaca provincia di Bari

Monopoli: serra per coltivare marijuana nel box. Arrestati due insospettabili

Scritto da Patrizio Pulvento

Avevano allestito una cabina con pannelli in materiale tipo poliestere, al cui interno era stata creata una coltivazione artificiale di 16 piante di Marijuana, con apposito sistema di aerazione e illuminazione artificiale

Monopoli (Ba) - Avevano allestito una serra per coltivare Marijuana, all’interno di un box di loro pertinenza, con tanto di impianto di aereazione e di illuminazione artificiale, ma smascherati sono stati arrestati. È la scoperta fatta ieri sera a Monopoli dai Carabinieri della locale Compagnia, che hanno arrestato un 35enne ed una 25enne, incensurati del luogo, con l’accusa di detenzione e coltivazione di sostanze stupefacenti.



I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, durante un predisposto servizio antidroga in quel centro abitato, ispezionavano appiedati diverse aree adibite a box e parcheggi sottostanti degli immobili, generalmente utilizzati come luogo di ritrovo di assuntori e spacciatori di sostanze stupefacenti e percepivano improvvisamente l’ intenso e caratteristico odore di Marijuana.

L’ esalazione di tale fragranza diveniva sempre più intensa sino ad arrivare ad un box dall’esterno del quale si udiva una musica di sottofondo e delle persone intente a parlare tra di loro.

Per tale motivo veniva esperita una immediata perquisizione del locale che consentiva di bloccare i due giovani e di rinvenire una cabina, allestita con pannelli in materiale tipo poliestere, al cui interno era stata creata una coltivazione artificiale di 16 piante di Marijuana, con apposito sistema di aerazione e illuminazione artificiale ( tramite l’utilizzo di una lampada alogena).

Inoltre, durante le operazioni, si rinvenivano 9 grammi di Marijuana contenuti in dei barattoli di carta usati per contenere del tabacco trinciato ed ulteriori 65 grammi di hashish, oltre a concimi e antibatterici tutti chiaramente utili alla illecita coltivazione in questione.

Tratti in arresto, i giovani sono stati poi associati presso le rispettive abitazioni di residenza in regime di arresti domiciliari, su disposizione impartita dalla Procura della Repubblica di Bari. Piante e stupefacente sono stati posti sotto sequestro.

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