Attualità

Putignano, apre il nuovo centro di comunale di raccolta

Scritto da Patrizio Pulvento

Un'opera costata 600mila euro, collocata su terreno comunale. L'ATI appaltatrice del nuovo servizio di igiene urbana, gestirà anche il nuovo Centro Comunale di Raccolta. L'assessore Angelini insiste: "con la differenziata i cittadini pagheranno meno". Ma la nuova imposta TARES annuncia il contrario

Putignano (Ba) – Il nuovo Centro Comunale di Raccolta dei rifiuti in Via Carafa Balì (vicino al rondò via Alberobello) è pronto. Si tratta ora solo di metterlo in funzione. L’opera pubblica, realizzata grazie ad un finanziamento regionale di 450mila euro, a cui si sommano altri 150mila euro del Comune, per un totale di 600mila euro per una struttura collocata su un terreno comunale, sarà gestita dall’ATI Antinia-Avvenire, appaltatrice del nuoco servizio di igiene urbana.

Il nuovo centro di raccolta comunale permetterà ai cittadini di conferire rifiuti ingombranti, ma anche vecchi elettrodomestici e apparecchiature elettroniche. Il centro sarà infatti abilitato anche alla ricezione di rifiuti raee. Inoltre, con l’avvento della raccolta differenziata, i cittadini potranno conferire, in ogni momento della giornata, le varie frazioni di rifiuto, eccetto quella dell’umido, che non vanno in discarica. Per ora è noto che il Centro di Raccolta sarà aperto tutti i giorni, con orari prolungati, rispetto a quelli del vecchio Centro di Via Foggia La Rosa che sta per andare in pensione.

L'assessore Angelini: << ... Con l’applicazione della Tares, si terrà conto del numero di persone che vivono in un appartamento e non della superficie occupata, come accaduto finora...>>

Non trova invece affatto riscontro quanto dichiarato dall’assessore all’ambiente Dino Agelini, un articolo apparso ieri sulla Gazzetta del Mezzogiorno, sulla certezza di un risparmio per i cittadini sull’imposta dei rifiuti. Angelini afferma che <<... il nuovo sistema di pagamento della Tarsu, che entrerà in vigore con l’applicazione della Tares, terrà conto del numero di persone che vivono in un appartamento e non della superficie occupata, come accaduto finora>>. Concetto di fatto smentito dalla normativa TARES, introdotta dal decreto Salva-Italia.

Come funziona la nuova TARSU o TARES

La Tares rispetterà due nuovi parametri che ne aggraveranno il peso sulle tasche dei contribuenti. In primis la Tares dovrà coprire il 100% del costo del servizio sostenuto dai comuni, che oggi si ferma in media al 79% con picchi massini che toccano il 91%. A questo si aggiunge il fatto che la Tares dovrà finanziare anche i “servizi indivisibili” forniti dall’ente locale come l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la polizia locale, le aree verdi.
Le risorse necessarie per coprire tali spese verranno dall’aumento di 30-40 centesimi al metro quadro. In sostanza, il corrispettivo per i servizi indivisibili porterà un incremento stimato di circa il 14% per una famiglia di tre componenti, ma in caso d’adozione dell’aliquota massima può arrivare anche al 19%.

Come si calcola la nuova Tarsu o TARES
I calcolo avviene con modalità molto simili a quelle previste per la Tarsu in quanto il parametro che definisce la base imponibile è sempre la superficie catastale di cui prenderemo come valore l’80% che ricorda un po’ lo scorporo del valore del terreno da quello dell’immobile ai fini della valutazione della quota di ammortamento degli immobili visto per le società.

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