Attualità

Putignano – In crisi la vendita del latte (-25%): l’appello di consigliere Sebastiano Delfine

Scritto da Patrizio Pulvento

L’invito è ad acquistare prodotti locali per sostenere imprese e lavoratori del settore agroalimentare e zootecnico

Putignano Ba – «In questo momento di grande emergenza coronavirus, caseifici, aziende dell’agroalimentari e comparto zootecnico, del latte in particolare, sono in grosse difficoltà per il calo dei consumi, con perdite intorno al 20-30%».

Così il consigliere comunale Sebastiano Delfine (FI), sindacalista e imprenditore agricolo, in un suo appello alle istituzioni, a margine di una serie di incontri in video conferenza, tenutisi ieri tra le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei caseifici, produttori agroalimentari e settore zootecnico.

«Non basta acquistare prodotti italiani, in questo periodo di emergenza scegliete e consumate prodotti locali e del territorio se vogliamo salvaguardare la nostra economia e tutelare i lavoratori dei questi settori…».

Questo l’appello di Delfine che, peraltro, conosce a fondo le problematiche di questa delicata e complessa filiera alimentare che meriterebbe maggiore attenzione da parte delle istituzioni locali che sino ad ora sono rimaste in silenzio sulla questione. In tal senso il consigliere Delfine ha dichiarato che sottoporrà la questione all’attuale assessore comunale all’agricoltura Sandro D’Aprile, offrendo la massima collaborazione, nonché mettendo a disposizione della locale amministrazione le proprie competenze in materia, onde approdare in tempi rapidi agli eventuali interventi necessari.

«Abbiamo caseifici importanti nel nostro territorio che danno occupazione a molte persone – prosegue Delfine - e che hanno messo in sicurezza le loro strutture produttive rispettando tute le prescrizioni per il contenimento al coronavirus e che però hanno bisogno dell’appoggio dei consumatori locali per continuare a lavorare. Diversamente – precisa il consigliere e imprenditore agricolo – le aziende saranno costrette a ridurre la produzione, ma ci vuole tempo per mettere in “asciutta“ le bovine che nel frattempo vanno comunque munte ogni giorno. Qualcuno si sta già vedendo costretto a mandare al macello prima del tempo gli animali in mungitura. Ma le stalle del nostro territorio non devono e non vogliono chiudere».

In pratica, le istanze dell’ associazione sindacale di categoria, di cui Sebastiano Delfine si fa portavoce per il territorio di Putignano, dicono che, anche se la domanda, a causa della chiusura di pubblici esercizi, hotel e ristoranti, è in netta flessione, serve ri-orientare urgentemente la catena distributiva e incentivare i consumatori affinché acquistino e consumino il latte di produzione locale.

«Mettete sugli scaffali i prodotti ‘made in Putignano’, in particolare i ‘freschi’ – è l’invito di Sebastiano Delfine rivolgendosi anche alla grande distribuzione. - In questo momento le vostre politiche di acquisto e di vendita sono strategiche per tutelare la sopravvivenza della filiera produttiva locale e rispondere al meglio agli interessi dei consumatori di qualità, sicurezza e convenienza».

«Al Governo – Conclude Delfine - non chiediamo ammortizzatori o misure di sostegno passivo, ma facilitazioni e incentivi perché caseifici e industrie di trasformazione lattiero-casearia privilegino l’acquisto dai produttori di latte dei loro territori, evitando di fare ricorso ad importazioni estere. Per esempio con il blocco delle frontiere affinché si impedisca l’ingresso del latte proveniente dall’estero. Così si salva la filiera alimentare a chilometro zero, dalla produzione alla distribuzione, e si valorizza la qualità del nostro latte fresco, prodotto secondo regole di massimo igiene e controllo alimentare, pronti a ripartire non appena sarà superato questo momento così grave e difficile».

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