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Crisi Gazzetta - Liuzzi: “Il giornale ha l’impegno di formare la nuova classe dirigente pugliese”

Scritto da Redazione

L'ex parlamentare di 'noi con l'Italia' in merito alla controversa vicenda de 'La Gazzetta del Mezzogiorno'

Noci Ba - È divenuta preoccupante la situazione di stallo e di precarietà creatasi nell’azienda editoriale che pubblica il quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno” in seguito al provvedimento emesso lo scorso settembre dalla Magistratura catanese di sequestro e confisca delle attività economiche e finanziarie. A farne le spese sono in primis i dipendenti giornalisti professionisti e pubblicisti nonché gli impiegati ed i poligrafici del giornale più letto di Puglia.

Esagero se affermo che contrade e città di Puglia in cento e più anni di Gazzetta sono state forgiate fino ad acquisire una peculiare identità e riconoscibilità, oggi utile a navigare nel mondo globalizzato, anche per la costante azione di pungolo e valorizzazione svolta dal quotidiano regionale più longevo?

Così Piero Liuzzi, già parlamentare di Noi con l’Italia e già sindaco per dieci anni di Noci. Basterebbe questa considerazione - Prosegue Liuzzi - a far sì che un moto di sdegno popolare per l’annunciata mala sorte del giornale si impadronisca dell’allarme lanciato dai redattori, dal direttore e da tutti i dipendenti che rischiano un Natale senza stipendio ed un nuovo anno zeppo di difficoltà.

Oggi la Gazzetta del Mezzogiorno - conclude Liuzzi - ha davanti a se l’impegno a ricostruire una classe dirigente degna della migliore tradizione di ontologica fattività e dinamismo imprenditoriale e lo potrà fare soltanto se avrà la possibilità di esprimersi come voce trasparente, schierata per l’affermazione delle libertà democratiche, liberali e d’impresa, capace di aggregare le migliori risorse ed energie pugliesi e lucane, specialmente giovanili, per superare l’atavico gap di sviluppo infinitamente insopportabile nel terzo millennio”.

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