Attualità

Putignano - L'isola ecologica automatizzata resta 'fuori servizio'

Scritto da Patrizio Pulvento

Finanziata con 50mila euro dalla Regione Puglia per incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti a Putignano, la nuova isola ecologica automatica collocata a S. Pietro Piturno resta inutilizzata e a rischio deperimento

Putignano Ba – Sul cartello apposto sull'apparecchiatura appena installata a marzo scorso c'era scrritto: 'non danneggiare, sarà in funzione nei prossimi giorni'. Sono passati già tre mesi da quando la moderna isola ecologica è stata posizionata presso il quartiere periferico di S. Pietro Piturno, in via Lisbona, allo scopo di incrementare la differenziata anche in quell’area.

Di fatto, l’impianto è rimasto recintato e con su un nuovo cartello che lo indica 'fuori servizio'. Il motivo di tale inerzia al momento resta sconosciuto e del tutto incomprensibile. Inoltre, trattandosi di apparecchiatura che prevede l’apertura automatizzata degli sportelli per il conferimento tramite l’utilizzo della tessera sanitaria, non è ancora del tutto chiaro se sia mai stata collaudata al momento della presa in carico da parte del Comune di Putignano, né se attualmente essa sia ancora funzionante, oppure già deteriorata nel meccanismo per inutilizzo.

L’isola ecologica è un presidio di grande comodità per gli utenti a cui si rivolge, perché consente di conferire, in qualsiasi ora o giorno della settimana, le varie frazioni di rifiuti differenziati: organico, alluminio e acciaio, plastica, carta e cartone, in alternativa al poco flessibile calendario di conferimento.

Un’installazione che molti ritengono più utile e assai più proficua se posta nel centro della cittadina, al servizio di chi è già disposto al conferimento abituale dei propri rifiuti e trova assai inadeguato e disagevole per esempio, il ritiro dell'organico solo tre giorni a settimana.

Unico dato apparentemente consolante è quello relativo alla percentuale di raccolta differenziata registrato a maggio scorso a Putignano che indica un rilevante 61,01%.

Dato che andrebbe però contestualizzato e comparato con le atttuali quantità di 'indifferenziato' conferito in discarica, che dovrebbero essere dunque diminuite, nonché un pedissequo incremento delle frazioni riciclabili che dovrebbero produrre quei profitti utili al contenimento dei costi comunali del servizio di igiene urbana.

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