Passa dallo 0,40% allo 0,45% l’aliquota per la prima casa e da 0,76% allo 0,96% per le seconde case. Esentati dall’imposta comunale irpef i redditi fino a 10mila euro 

Consiglio_Comunale_IMUPutignano (Ba) – Proprio mentre scendono persino i prezzi dei carburanti, e infuriano da più parti i dibattiti rivolti a contenere il più possibile gli effetti dell'IMU sui cittadini, l’amministrazione comunale di Putignano ha precocemente deliberato l’aumento di mezzo punto (0.45%) per le prime case e di ben due punti (0.96%) per le seconde case.

Al momento non abbiamo notizia di altri comuni del territorio che abbiano adottato un provvedimento simile. Di contro nel corso dello stesso Consiglio Comunale è stato stabilito che non saranno applicati altri aumenti (tarsu, mensa scolastica, ecc.).

Secondo i calcoli effettuati dagli uffici comunali, tenuto conto della progressiva diminuzione dei trasferimenti statali in favore dei comuni, si è reso necessario un ritocco al rialzo delle aliquote imu. Nel presentare la proposta, l’assessore al bilancio Gianni Campanella ha ricordato il funzionamento della vecchia ICI che era dello 0,525% sulla prima casa, mentre oggi sarebbe solo lo 0,45% oltre alle varie riduzioni, mentre per gli altri immobili, sempre l’ICI era dello 0,575%. Quindi l’attuale aliquota IMU dello 0’96%, epurata dell0 0.38% che andrebbe versato allo stato, porterebbe nelle casse comunali solo  lo 0,58%,cioè un aliquota quasi analoga alla vecchia ici per altri immobili.

Per fortuna l’assessore, sia pur vagamente, ha anche  ricordato anche che il governo ha operato una sostanziosa rivalutazione delle rendite catastali, quindi nell’effettuare il calcolo dell’imposta il cittadini si troveranno di fatto a versare un importo maggiore rispetto a quello della precedente ICI. Sugli immobili rurali e strumentali, quindi stalle e depositi agricoli, è stata operata una riduzione al minimo dell’aliquota dallo 0,2% allo 0,1%.

Il provvedimento è passato in Consiglio Comunale a maggioranza, con l’astensione di uno dei consiglieri della stessa maggioranza, Massimo Nardelli e con il voto contrario dell’opposizione. Tra i punti all’ordine del giorno approvati, anche l’esenzione dal pagamento dell’irpef per i cittadini con reddito fino a 10mila euro l’anno. L’obiettivo sarebbe quello di agevolare le fasce più deboli, che secondo i calcoli riguarderebbe circa 2300 putignanesi per un risparmio sostanziale di soli 64mila euro. Cioè il Comune rinuncerà a incassare solo 64mila euro. Già se l’esenzione fosse stata rivolta a redditi fino a 15mila euro, avrebbe raggiunto oltre 5mila Putignanesi, con un risparmio complessivo di 251mila euro.  

 
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