Il palazzo Balì di Putignano, rappresenta l'interno del palazzo di Melfi nel nuovo film sulla storia del brigante Carmine Crocco. Una folla di curiosi e aspiranti comparse nostrane stazionano da giorni vicino al set

Carmine_Crocco_Trucco_prima_del_ciak_lowPutignano (Ba) - A partire da martedì 26 luglio, il Palazzo del Balì di Putignano, è stato affidato al regista Paolo Carmine_Crocco_set_lowPoedi per la realizzazione di un film sulla Storia del brigante Carmine Crocco. Carmine Crocco (interpretato dall'attore Daniele Liotti), è stato un brigante italiano della Basilicata dal 1860 al 1864, tra i più rappresentativi del periodo risorgimentale.


Gli attori hanno recitato scene a Vieste, Melfi (dove hanno inquadrato il castello di Melfi dall'esterno), nella Foresta Umbra, in molti paesi della Basilicata ed a Putignano, ove hanno recitano nelle caratteristiche stanze del palazzo del Balì, i cui ambienti  ricreano l'interno del Castello di Melfi per la somiglianza degli arredi dell'epoca ai cui il film si riferisce.

I principali attori della fiction sono: Daniele Liotti, Cristiane Filangieri, Danilo Brugia, Massimo Dapporto, Fabio Troiano, Roberta Lanfranchi, Marco Leonardi ed altri importanti e famosi attori.

Alcune decine di comparse putignanesi sono intervenute nelle riprese televisive tra cui Massimiliano Rossi. Ma in tantissimi stazionano nei pressi del set sperando in una comparsata o semplicmenete per la curiosità di vedere come si gira una scena. La produzione del film è stata consentita da LR Group di Roma. Il direttore fotografia è Fabio Olmi.

Carmine Crocco era il capo indiscusso delle bande del Vulture-Melfese, sebbene il suo controllo si estese anche ad alcune di Irpinia, Capitanata e Terra di Bari.  Le sue scorribande si svolsero fino al Molise, alle zone di Avellino, Foggia, Bari e Lecce.

Nel giro di pochi anni, da umile bracciante divenne comandante di un esercito di duemila uomini, guadagnandosi appellativi come "Generale dei Briganti", "Generalissimo" e "Napoleone dei Briganti", combattendo prima nelle file di Giuseppe Garibaldi, poi con la resistenza borbonica e infine per sé stesso.

La consistenza del suo esercito fece della Basilicata il cuore della rivolta antisabauda.

In circa quattro anni di latitanza, Crocco fu uno dei più temuti e ricercati fuorilegge del periodo post-unitario e su di lui pendeva una taglia di 20.000 lire. Tuttora al centro di pareri discordanti, è considerato un bandito e carnefice per alcuni e un eroe popolare per altri, soprattutto per i sostenitori della tesi revisionista del Risorgimento.

Il film sarà trasmesso su Rai Due fino a Novembre.


 
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