Evasione fiscale per 557milioni di euro ii.dd. e per 97 milioni di euro ai fini iva. 8.700 scontrini controllati con constatazione di 2.300 violazioni, pari ad oltre il 26% delle attività ispettive

GdF_Bari_resocontoBari - Il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Bari, a coronamento di un’intensa attività istituzionale è pervenuto a risultati di rilievo – tanto sotto l’aspetto quantitativo, quanto e soprattutto sotto quello qualitativo.

1.      Contrasto all’evasione fiscale.

a.      I controlli fiscali.

Nella lotta alle illegalità finanziarie, le “ispezioni” eseguite (1.621) sono state avviate, oltre che di iniziativa, anche su attivazione di specifici piani d’intervento progettati dai Reparti Speciali del Corpo in base a precise analisi di rischio.

Nel settore primario del contrasto all’evasione fiscale – dove vanno soprattutto segnalati gli interventi volti a contrastare i reati che vengono perpetrati nel campo finanziario e societario, caratterizzati da una preliminare e complessa analisi economica e finanziaria che costituisce peculiarità e patrimonio operativo del Corpo.

Oggetto delle ispezioni fiscali sono state tutte le categorie economiche, fra cui anche studi professionali.

L’azione di controllo ha posto in luce alcuni casi, particolarmente “fantasiosi”, messi in atto per evadere, come:

(1)      “”lo “stratega” dell’evasione che per sfuggire ai controlli fiscali spostava la sede della società tra la Campania e la Puglia. E’ stato scoperto dai Finanzieri della Tenenza di Molfetta, che grazie anche a meticolosi accertamenti bancari, hanno constatato come l’amministratore unico, originario della provincia di Potenza, di una società operante nel commercio all’ingrosso di elettrodomestici e prodotti dell’elettronica con sede in Sala Consilina (SA), ha complessivamente sottratto a tassazione la somma di ben 55 milioni di euro, con IVA evasa per 8 milioni di euro;

(2)      il caso di fiscalità internazionale ovvero di “esterovestizione”, cioè la fittizia localizzazione della residenza fiscale all’estero, da parte di società e persone fisiche, con la conseguente sottrazione di redditi imponibili alla tassazione nello Stato italiano. Responsabile del progetto evasivo un imprenditore molfettese che in Italia dichiarava poche migliaia di euro ma in realtà aveva accumulato una cospicua somma in Romania, pari a circa 500 mila euro di redditi di capitale non dichiarati;

(3)      la “joint venture” dell’evasione, messa in atto da un intero nucleo familiare (padre, madre e due figli), del Sud-est barese, scoperto dalle Fiamme Gialle di Monopoli, le quali, constatando l’evidente sproporzione tra i redditi dichiarati al fisco e l’elevato tenore di vita di un intero nucleo familiare che aveva accumulato un cospicuo patrimonio immobiliare e mobiliare, sono riusciti ad accertare che alla famiglia in questione facevano capo ben 9 imprese tra società e ditte individuali, che avevano nel tempo sottratto al fisco oltre 24 milioni di euro di ricavi non dichiarati e omesso versamenti di Iva per 5 milioni”””.

Per questo specifico comparto operativo sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per reati fiscali, societari e fallimentari 291 soggetti di cui 9 tratti in arresto.

Inoltre, per conferire ulteriore efficacia all’effettivo recupero delle imposte evase, sono state avanzate all’Agenzia delle Entrate 140 proposte di applicazione di misure cautelari amministrative, ex art. 22 D.lgs. 472/97, a garanzia di crediti erariali per un valore di oltre 121 milioni di euro.

GdF_controlli_antievasione147 sono state, invece, le proposte di “sequestro per equivalente”, avanzate all’Autorità Giudiziaria per reati tributari, che hanno riguardato beni per un valore complessivo pari ad oltre 63 milioni di euro; di questi 29 i provvedimenti di sequestro “per equivalente” eseguiti, per un ammontare patrimoniale di circa 10 milioni di euro.


b.     Lotta al sommerso.

Dalla specifica attività di servizio sono emersi 167 casi di soggetti sconosciuti al fisco ovvero “evasori totali” e 43 “evasori paratotali”, per un recupero complessivo di imponibile sottratto a tassazione pari a 317 milioni di euro ed IVA dovuta per oltre 46 milioni di euro.

Le operazioni condotte non hanno riguardato solo il sommerso d’azienda ma anche quello di lavoro. In tale contesto, sono stati individuati 611 lavoratori in nero e/o irregolari nei più svariati comparti dell’imprenditoria e del commercio.

Al riguardo, va evidenziato, che nel decorso anno 2013 sono stati 124 i contribuenti che hanno aderito ai verbali di constatazione redatti dalle Fiamme Gialle, procedendo al versamento diretto, nelle casse dell’Erario, delle imposte relative ad oltre 2,5 milioni di euro recuperati a tassazione ai fini delle II.DD., così riconoscendo, evidentemente,  la fondatezza dei rilievi mossi.

c.      Controlli in materia di scontrini e ricevute fiscali.

Nel corso della scorsa annualità, sono stati eseguiti oltre 8.700 interventi in materia di mancato rilascio di scontrino e ricevuta fiscale con la constatazione di 2.300 violazioni, pari ad oltre il 26% delle attività ispettive.

177 i provvedimenti di chiusura notificati a quelli esercizi che più di 4 volte, nell’arco di un quinquennio, hanno omesso il rilascio del documento fiscale.

d.     Servizio di pubblica utilità “117”.

Il Comando Provinciale di Bari nel corso del 2013 ha predisposto 12.407 pattuglie in servizio “117”, che hanno operato 24 ore al giorno sia per il controllo del territorio che per finalità di polizia economico-finanziaria.

Sono state 832 il totale delle segnalazioni ricevute nella decorsa annualità e hanno riguardato irregolarità inerenti il rilascio dello scontrino e della ricevuta fiscale, irregolarità sui prodotti energetici, spaccio di sostanze di stupefacenti ed altro ancora.

 

””In sostanza, l’orientamento delle Fiamme Gialle baresi, in sintonia con quello del Comando Generale del Corpo, è indirizzato verso un calibrato numero di controlli ispettivi, rigorosamente selezionati tra i soggetti che denotano maggiore sensibilità fiscale.

Nella pianificazione delle attività ispettive, non sfuggono le categorie professionali, solo in ricorrenza di idonei presupposti.

L’azione ha dato già i risultati auspicati: diminuiti gli interventi, sono aumentati i risultati. E’ questo il futuro della Guardia di Finanza nel settore fiscale: mirare ad un più attenta azione informativa e preparatoria per elevare la qualità degli interventi””.

 
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