GdF_auto_repertorio_copyA pochi giorni dalla vicenda che ha investito il comandi dei Vigili del Fuoco di Bari con gli arresti  domiciliari comminati al  comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Bari, Giovanni Micunco, accusato di «concussione ambientale» e «peculato», le Fiamme Gialle hanno notificato stamane otto ordinanze di custodia cautelare, nell'ambito di indagini su attività illecite al porto di Bari per scambio di merci l’Albania e Montenegro.
Agli arresti domiciliari sono finiti di tre militari della guardia di finanza, tre doganieri, uno spedizioniere e un autotrasportatore. Interdizione dai pubblici uffici anche per un secondo spedizioniere coinvolto.
Le indagini, avviate nel 2006 dai finanzieri, sono state svolte attraverso numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali ed hanno riguardato illeciti nelle procedure doganali.
Secondo gli investigatori, il sistema illecito veniva attuato, autonomamente, dai funzionari doganali in servizio presso la circoscrizione doganale di Bari, con la partecipazione degli spedizionieri doganali operanti nell'area portuale e dai militari della guardia di finanza. Veniva così omessi i controlli sulla documentazione obbligatoria di accompagnamentosulle merci in entrata o in uscita dal territorio nazionale, a fronte di pagamenti, in favore dei pubblici ufficiali, di somme di denaro o altri dazi.
 
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