Si potrà pagare in due rate: acconto entro il 16 ottobre e saldo al 16 dicembre. Bocciati due emendamenti dell’opposizione che chiedevano il ritiro del regolamento e l’azzeramento della tassa

Consiglio_Comunale_TasiPutignano Ba – Anche il Comune di Putignano ha deliberato in “zona cesarini” rispetto ai termini di trasmissione nel portale del dipartimento delle Finanze, in merito alla nuova TASI. A Putignano Sarà applicata l’aliquota base (uno per mille) per tutti cittadini, senza prevedere casi di riduzione o esenzione, rateizzando in due trance l’importo dovuto: acconto entro il 16 ottobre e saldo al 16 dicembre.

Secondo le previsioni dell’assessorato al bilancio (quello del 2014 non è ancora stato approvato), la nuova imposta nata per coprire i costi dei servizi indivisibili e per sopperire alla progressiva diminuzione di trasferimenti di denaro provenienti dallo Stato, porterà nelle casse comunali entrate per circa 1 milione e 950mila euro.

Servizi indivisibili comunali, per ora solo sommariamente indicati in pubblica illuminazione, manutenzione ordinaria di strade e verde pubblico, polizia municipale e l’acquedotto rurale. Va ricordato che la Tasi non graverà solo sui proprietari, ma coinvolgerà anche gli occupanti degli immobili (affittuari), nella misura del 10%.

Per disciplinare l’imposta l’amministrazione comunale putignanese si è dotata di apposito regolamento, che potrà essere aggiornato e integrato alla bisogna, anche in merito all’applicazione o meno di future esenzioni o agevolazioni, oggi non presenti.

La componente di minoranza del centrosinistra ha vigorosamente contestato la decisione, presentando in consiglio comunale due emendamenti, bocciati dalla maggioranza, che chiedevano rispettivamente, il ritiro del regolamento e l’azzeramento dell’aliquota.

Consiglio_Comunale_Tasi_opposizioneSecondo l’opposizione, il regolamento poteva essere approvato nell’insieme di quello per la IUC (Imposta Unica Comunale), attraverso il quale si può comparare e verificare il peso fiscale ricadente su ogni cittadino da IMU, TARI e TASI. In questo modo sarebbe stato possibile determinare le esenzioni, riduzioni o agevolazioni che tengano conto in modo equo delle condizioni finanziarie dei cittadini contribuenti e delle imprese in difficoltà. 

Il rischio di una tassazione senza distinguo paventato dal centrosinistra nell’emendamento, è che il mancato pagamento dell’imposta da parte dei soggetti in difficoltà non farà altro che generare nuovi contenziosi con ulteriori costi e l’incasso messo in previsione non sarà comunque raggiunto.

Oltre all’azzeramento dell’aliquota Tasi, il secondo emendamento inseriva l’esenzione dal pagamento per l’anno in corso dei soggetti con ISEE minore o uguale 9.766,00 euro considerato minimo vitale; delle unità immobiliari ricadenti nel centro storico; delle abitazioni di soggetti residenti all’estero per più di sei mesi l’anno; dei fabbricati rurali ad uso abitativo.

Che prevedesse altresì la riduzione al 50% della tassa per le abitazioni con un unico occupante; per le abitazioni stagionali o a uso discontinuo; per i locali ed aree scoperte ad uso stagionale; per gli immobili destinati alle attività produttive. Durante la discussione in aula, i consiglieri di minoranza hanno più volte ribadito che la copertura e le risorse necessarie per l’azzeramento dell’aliquota tasi, sarebbero potuti essere reperiti, tramite il taglio degli sprechi e la revisione di alcune spese.

 
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