La cerimonia govedì 15 maggio alla presenza di autorità cittadine, personale della scuola, familiari del maestro e suoi ex alunni

Intitolazione_scuola_Di_MizioPutignano Ba – Giovedì 15 maggio alle ore 19, ha avuto luogo la cerimonia di intitolazione della Scuola Primaria ubicata in via Eroi del Mare al Maestro “Pasquale Di Mizio”. La scuola fa parte del  Comprensivo “A. De Gasperi” di Putignano.

L’incontro ha assunto un tenore oltremodo rituale anche grazie all’introduzione della dirigente scolastica della Prof. Mariana Buttiglione e delle testimonianze del Dr. Vito Sabato, Dr. Primo Scalini, degli ex alunni Carmela Bianco e  Giambattista Martano, alla presenza dei familiari del maestro Di Mizio. Come lo stesso sindaco De Miccolis ha ricordato, l’iter burocratico che ha portato all’intitolazione della scuola è durato ben sette anni.

A proposito della famiglia Di Mizio, va ricordato che nell’ottobre del 2012, è stata donata al comune, una collezione di circa 7500 fotografie scattate dal maestro in un trentennio che va dal 1970 al 2000 e che ritraggono vita, costumi, tradizioni e luoghi putignanesi.  In quell’occasione l’amministrazione assicurò che la corposa collezione fotografica sarebbe stata catalogata e collocata in un espositore idoneo all’uopo acquistato. Ad oggi, nel 2014 non è noto se sia effettivamente fruibile dal pubblico.

Note biografiche

Pasquale Di Mizio è nato a Colonnella (Te) il 4 novembre del 1937. La sue esperienza di insegnamento inizia nell’anno scolastico 1960/61, in provincia di Teramo. Nel 1962 si trasferisce a Putignano, per immissione in ruolo nella scuola elementare. Insegna presso le sedi centrali del 1° e 2° Circolo, nelle scuole rurali di Monterosso e Barone, a S. Pietro Piturno. Dal ’74 al settembre del ‘78 opera nella scuola elementare di Castellana Grotte dove, nel quadro delle attività integrative, attiva un laboratorio fotografico per iniziare gli alunni alla fotografia e alle tecniche di sviluppo fotografico. E’ questo un aspetto del più ampio progetto di ricerca e conoscenza dei propri luoghi di vita, che sfocia nella realizzazione dei volumi di "Conosciamo casa nostra".  Nell’attività di insegnamento promuove lo studio del territorio e l’utilizzo della fotografia come strumento di analisi e documentazione. Negli anni ’78 e ’79 è comandato presso il Gruppo di lavoro "Scuola Museo Ambiente" istituito a Bari dal Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali.

Nello stesso periodo, è docente in seminari di aggiornamento organizzati in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali e con l’Associazione Nazionale Insegnanti di storia dell’arte. I seminari vertono sulle tematiche del rapporto interdisciplinare scuola-ambiente, sulle metodologie e gli strumenti per l’indagine nel territorio, sul territorio come "libro di lettura".

E’ più volte incaricato a tenere corsi sulla fotografia come strumento didattico. Assieme alla moglie, Elvezia Tosi, cura la pubblicazione di "Pietra, vita di trullo", lavoro che raccoglie un’esperienza didattica di ricerca sul territorio con l’ausilio della fotografia, Vuole l’istituzione del "Centro putignanese di ricerca e studio dei beni culturali". Fondato nel 1979, da lui presieduto fino al 1991, esso si propone di ricercare, studiare e salvaguardare i Beni Culturali, naturali, storici e artistici della città di Putignano e del suo agro. Nel corso degli anni, il Centro spazia dalla schedatura di opere d’arte e di documenti d’archivio alla pubblicazione di monografie, dall’organizzazione di incontri di studio e di manifestazioni culturali per la socializzazione delle conoscenze e delle esperienze all’allestimento di mostre fotografiche, dalla pubblicazione del periodico “Pagine putignanesi" all’organizzazione di corsi di aggiornamento per insegnanti. Studiare, documentare, socializzare per sensibilizzare e coinvolgere, queste le linee operative.

Fa parte del Comitato "Putignano per Padre Pio", istituito nel 1987 nel desiderio di dare alla cittadina un segno che richiamasse l’opera e l’insegnamento del frate cappuccino di San Giovanni Rotondo. Il monumento è inaugurato nel 1991.

Il suo ultimo lavoro è “All’angelo della chiesa di San Domenico scrivi" , pubblicato nel 2003. Si tratta di una monografia scritta assieme a Vito Sabato con l’intento di illustrare le opere e i manufatti dell’omonima chiesa di Putignano, recuperando una simbologia iconografica poco conosciuta perché svanita nel corso delle generazioni.

Nella parrocchia di S. Domenico si è impegnato facendo parte del Consiglio Pastorale, svolgendo attività catechistica con bambini e adolescenti, proponendo attività formative.

Pasquale ha amato Putignano, la sua cultura, la sua storia, le bellezze artistiche e architettoniche e, nella sua professione, ha continuamente cercato di sensibilizzare gli alunni a non essere distratti passanti, a  cogliere i numerosi elementi che testimoniano il passato e il presente con tutte le loro realtà e problematicità.  Muore l’l agosto 2004.

 
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