I_Belviso_a_pomeriggio_5 La neo nata Associazione Gruppi Uniti…Tutela e Giustizia per le Vittime della Strada rappresentata Dai coniugi Belviso a Pomeriggio cinque.

Lunedì 17 maggio negli studi tv di Mediaset a Cologno Monzese (MI), nella trasmissione di Pomeriggio Cinque condotta da Barbara D’urso, nella rubrica ‘’Il Caso : Sangue sulla Strada’’, sono stati ospiti in diretta Mariano e Stefania Belviso, genitori del 14enne Roberto Belviso, scomparso tragicamente per un crimine della strada.

Mariano e Stefania insieme con il loro piccolino di un mese Francesco, hanno commentato la loro triste storia insieme ad altri familiari colpiti da vicende simili. Presenti in studio anche due parlamentari, il leghista Gianluca Bonanno e l’esponente del PD Silvia Velo, l’avvocato dell’AIFVS Gianmarco Cesari e in collegamento con il sottosegretario alle infrastrutture e trasporti Bartolomeo Giachino.

Tutti a turno si sono avvicendati con i loro drammatici racconti, per primi Mariano e Stefania raccontando come è avvenuta la tragica scomparsa di Roberto. Ricordiamo che Roberto era un ragazzo dedito all’attività sportiva , dedicando 8 anni della sua breve vita al calcio, presso il centro sportivo La Quercia a Putignano e nell’ultimo periodo anche al volley, militando prima nel New Time di Putignano e in seguito nella Materdomini volley di Castellana Grotte rivelando anche in questa disciplina le sue doti di pallavolista, vogliamo inoltre ricordare i diversi gruppi aperti su Facebook in suo ricordo da diversi amici.

Mariano e Stefania hanno menzionato il gesto compiuto nel donare i suoi organi, gesto che ha permesso ad altre persone di riprendere una vita normale, facendo un appello a riguardo, chiedendo appunto se la donazione è andata a buon fine e in quale centro trapianti sono stati eseguiti i vari interventi. Ricordiamo a riguardo che le donazioni per legge sono anonime. Mariano si è fatto portavoce in questa occasione di tutte le vittime della strada, ribadendo ai politici presenti più giustizia, così come anche Luca Ciscato che il sei settembre scorso ha perso la moglie, travolta e uccisa a piedi da un pirata della strada, in seguito arrestato e dai controlli trovato con un tasso alcolemico tre volte superiore alla norma e con tre sospensioni di patente alle spalle, attualmente agli arresti domiciliari, chiedendo appunto certezza della pena. Mariano e Luca hanno colto occasione per conoscersi di persona, in quanto collaborano insieme ad altri famigliari vittime della strada, alla nascita di una nuova associazione nata su facebook ‘’Gruppi Uniti…Giustizia per le vittime della Strada’’ che per settembre sarà radicata su tutto il territorio nazionale e si occuperà principalmente di promuovere studi ed iniziative giuridiche, d’orientamento e d’informazione e qualsiasi azione atta alla tutela dei diritti civili e degli interessi dei cittadini coinvolti in sinistri stradali e delle loro famiglie; Tutelare i diritti fondamentali riconosciuti e garantiti dalla Costituzione a tutti i cittadini,con particolare riferimento alla salute, alla sicurezza, alla condizione giuridica; realizzare a favore degli iscritti e delle loro famiglie, nei limiti consentiti delle proprie possibilità, l’assistenza giuridica, morale, culturale, e sociale; segnalare ai componenti degli organi Statali e Sociali, di ogni ordine e grado, problematiche inerenti la sicurezza stradale, in merito alla prevenzione e alla repressione tramite l’applicazione delle norme esistenti e proporre per l’approvazione nuove norme, anche a carattere legislativo che risultino efficaci a ridurre i sinistri stradali, che tutelino le vittime della strada e consentano ai Tribunali giudicanti una giusta e certa pena a chi viola con comportamenti penalmente rilevabili il codice della strada. Promuovere inoltre iniziative giuridiche al fine di accelerare i processi penali e civili e vigilare sulle Compagnie Assicurative affinché siano riconosciuti i giusti risarcimenti con correttezza ed equità; organizzare con i cittadini convegni e riunioni socioculturali nonché attività di promozione; Collaborare con università, presidi ospedalieri, scuole di ogni ordine e grado, istituti di ricerca, enti pubblici e privati ed ogni altra organizzazione, al fine di organizzare incontri, convegni, seminari, conferenze, e ogni quant’altro necessario e possibile per il raggiungimento del fine sociale esortando tutti gli utenti della strada a seguire un comportamento disciplinato e attento al fine di ridurre il numero delle vittime sulla strada. A riguardo facciamo un appello a tutte le forze dell’ordine affinché si adoperino ad effettuare controlli più assidui per rendere efficaci le ultime norme varate dal governo sanzionando i trasgressori al codice della strada. Chiunque può avvicinarsi all’associazione e collaborare attivamente per raggiungere questi fini e debellare o quanto meno ridurre il numero delle vittime a causa di questi crimini stradali, usiamo questo aggettivo, Crimini della strada perché tale è, un incidente può capitare se siamo noi stessi a essere coinvolti per cause diverse da quello che è il buon comportamento di guida. Sicuramente non esiste la volontarietà di togliere la vita a un’altra persona, ma consciamente decidendo di infrangere il codice della strada e contravvenendo a quello che può essere un buon comportamento alla guida (non rispettando i limiti di velocità imposti, un sorpasso azzardato, l’uso improprio del telefonino e non ultimo mettersi alla guida in uno stato psicofisico

alterato da alcol e droghe), inevitabilmente si potrà causare un crimine della strada causando la morte di vittime innocenti come è accaduto per Roberto Belviso. Ricordate che abbiamo per le mani un’arma pronta a far fuoco, nel momento in cui abbiamo deciso di infrangere quelle regole del buon comportamento, siamo dei proiettili e abbiamo ucciso qualcuno, da quel momento in poi sei un criminale !!

Mariano Belviso. (Gruppi Uniti…Tutela e Giustizia per le Vittime della Strada - A.G.U.V.S)

 
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