Fondi regionali in buoni servizio destinati alle famiglie putignanesi, per pagare parte della retta di asili e servizi per la prima infanzia. Le domande sono partite da gennaio 2013; l'Ufficio di Piano del Comune non le ha ancora evase

Vaucher_asiliPutignano Ba – Il sistema è questo: la Regione Puglia stanzia i fondi; le famiglie fanno richiesta; gli Uffici di Piano dei Comuni istruiscono le pratiche e i soldi arrivano direttamente all’asilo o la struttura convenzionata.

Sono 50 in tutto le domande dalle famiglie putignanesi ammesse in base al reddito ISEE ai cosiddetti “vaucher”, per pagare parte della retta dell’asilo o altri servizi per l’infanzia. Ma l’Ufficio di Piano del Comune di Putignano non ha ancora provveduto ad evaderle.

I fondi (circa 35 milioni di euro in tutto) sono messi a disposizione della Regione Puglia, ma spetta ai comuni, attraverso l’Ambito Territoriale, provvedere all’erogazione ma Putignano è in ritardo. Le domande per accedere a questi buoni di servizio sono state inoltrate dalle famiglie interessate a far data da gennaio 2013, e il sistema prevede che le somme vengano erogate direttamente alle scuole convenzionate, tramite gli Uffici di Piano dei Comuni capofila che, provvedono all’istruttoria delle pratiche. Circa 420mila euro destinati all'ambito territoriale di Putignano (Putignano è capofila), ovvero alle famiglie che ne fanno parte, le quali ottengono questi vaucher in base alla situazione reddituale ISEE.

Il nome preciso è "Buoni regionali di servizio per l'infanzia e l'adolescenza". Le famiglie possono usufruire dei servizi di strutture convenzionate con la Regione Puglia che svolgano attività fondamentali per la conciliazione vita-lavoro dei genitori (asili nido, sezioni primavera, centri ludici per la prima infanzia, ludoteche, servizi innovativi e sperimentali per la prima infanzia, servizi per il tempo libero, assistenti educativi domiciliari, altri servizi socio–assistenziali-educativi non residenziali a ciclo diurno).

I “buoni” coprono tra il 100% ed il 20% del costo complessivo dei servizi per minori sulla base dell’ISEE del nucleo familiare.

Possono presentare richiesta dei “buoni” i nuclei familiari residenti in Puglia in cui siano presenti uno o più minori tra 0 e 17 anni, il cui valore ISEE non superi i 40mila euro ed almeno un genitore sia un lavoratore attivo oppure un disoccupato in formazione.

La modalità di presentazione della domanda è “a sportello”, cioè sono accettate tutte le domande in ordine di arrivo sino ad esaurimento fondi.

Un prezioso sostegno alle famiglie pugliesi in questo periodo di crisi persistente. Ma agli asili di Putignano i soldi non sono arrivati. Per protestare in merito a questo ritardo gestori di cooperative, asili nido, ludoteche e centri per l’infanzia, hanno chiesto un incontro con l’amministrazione comunale la scorsa settimana.

Vaucher_asili_V._Genco_-_De_Miccolis_-_LacitignolaErano presenti il sindaco De Miccolis, l’assessore ai servizi sociali Vito Genco e l’assistente sociale Giulia Lacitignola i quali si sono affrettati semplicemente a dire che entro un mese sarà tutto risolto, declinando ogni responsabilità per il ritardo per via della poco chiara procedura avviata dall’ente regionale, del bilancio comunale non ancora deliberato, ecc., ecc..

Nei fatti, molti altri comuni hanno pubblicizzato la misura sui rispettivi siti internet molti mesi fa, spiegando di cosa si tratta e come accedere ai buoni, istituendo persino un servizio di aiuto alle famiglie per la procedura di compilazione telematica delle domande.

 
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