La Fondazione Conservatorio S. Maria degli Angeli di Putignano si prepara al rilancio dei servizi all’infanzia, riformando i rapporti di lavoro e proseguendo nelle iniziative finalizzate alla conservazione e valorizzazione del cospicuo patrimonio dell’ente

Putignano Ba – Per comprendere la linea d’azione messa in campo dal IPABpresidente Pietro Console e dal suo consiglio d’amministrazione, bisogna partire da una premessa fondamentale: si tratta di un ente che annovera un cospicuo patrimonio immobiliare, ma che per vetustà, comporta opere di adeguamento e restauro, imponendo enormi e continui sforzi gestionali e di carattere finanziario. (quasi 12mila euro solo la prima rata dell’IMU).

Il Centro socio educativo diurno (doposcuola) per esempio, che non era dotato di un’autorizzazione definitiva, è stato sottoposto a interventi di adeguamento per quasi 60mila euro. Centro socio educativo che ha presentato un passivo nel 2013 di 30mila euro. Ci sono sfratti di morosità in corso (che rappresentano per ora solo un costo) e appartamenti da locare che necessitano di sostanziosi lavori di manutenzione straordinaria.

Per questa ragione a breve sarà pubblicato un bando per la vendita di un cespite immobiliare di proprietà della fondazione, ubicato in Via Generale Sabato a Putignano, con una base d’asta di €1.050.000,00. Somme che per statuto, laddove introitate, non possono essere utilizzate per pagare gli stipendi ai dipendenti o coprire eventuali esposizioni debitorie, ma devono essere  finalizzate a interventi di restauro, conservazione e valorizzazione del patrimonio, nonché per il mantenimento in vita dell’ente.

Una gestione finanziaria che non consente nei fatti, di sopportare costi di personale dipendente. Infatti già da qualche tempo le maestre che si occupavano dell'asilo, terminati i rapporti di lavoro si sono costituite in cooperativa per continuare ad assicurare il servizio e a lavorare.

Già subito dopo l’insediamento del nuovo cda due anni fa infatti, è risultato evidente che non era possibile continuare nella gestione che contemplava la presenza di dipendenti con contratti di tipo subordinato, onerosissimi per l’ente. I primi stipendi ammontavano mensilmente a 17.614,65 euro lordi. Allo scadere dei contratti a tempo determinato inoltre incombevano anche i pagamenti delle indennità di fine rapporto. A tale scenario si affianca un leggero calo delle iscrizioni ai vari servizi per l’infanzia offerti dalla fondazione.

Ciononostante il cda, esaminata la situazione, ha deciso di potenziare e riqualificare l’offerta, con un progetto che possa dar vita ad un vero e proprio polo educativo di livello superiore a quello già esistente. Per farlo però si è reso necessario sospendere le attività del centro socio educativo diurno e riformare anche il rapporto di lavoro con gli operatori addetti a quei servizi, nella direzione della costituzione da parte degli stessi di una cooperativa.

In mancanza, l’idea è quella di affidarli a cooperative sociali di Putignano che saranno invitate a presentare un’offerta, purché disposte ad assorbire almeno il 50% degli ex dipendenti utilizzati sinora. Insomma un progetto qualitativo con riqualificazione dei servizi rivolti per esempio anche a bambini con difficoltà di apprendimento.

<<abbiamo rischiaro il default>> hanno dichiarato più volte il Dott Pietro Console e il Prof. Luigi Albanese (presenti anche i consiglieri Alessio Sportelli, Vito Carella e Giovanni Mignozzi), nel corso della conferenza stampa di qualche giorno fa, finalizzata proprio ad una sorta di ricognizione delle attività della Fondazione S. Maria degli Angeli,  mirata ad una più oculata e lungimirante gestione economica del patrimonio.

 
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