Si profilano nuovi impoverimenti di reparti superstiti, dimezzamento del laboratorio di analisi e riduzione del personale. A rischio i livelli minimi di assistenza. Riparte la raccolta firme: sarà trasmessa al Presidente della Repubblica insieme ad una relazione. Il Comitato sta organizzando una protesta intercomunale presso gli uffici dell’Autorità Regionale

Ospedale ComitatoPutignano Ba - L'Ospedale di Putignano a rischio nuovi tagli. Questa volta il colpo di scure potrebbe arrivare per via di una ulteriore riduzione del personale. Dopo la chiusura di pediatria e nefrologia e la “epurazione” di tutti i primari compreso il direttore sanitario, trasferito al Di Venere di Carbonara al S.Maria degli Angeli è rimasto solo il primario del reparto di chirurgia dott. Lanza.

I reparti senza direttore, lo ricordiamo, divengono da struttura complessa, struttura semplice.


Il Comitato intercomunale a difesa dell’Ospedale di Putignano, composto dai sindaci dei comuni del territorio interessati dal nostro presidio ospedaliero, presieduto dal consigliere comunale di Putignano PdL Vito Valentini, ha annunciato in conferenza stampa la situazione aggiornata e profilato una serie di azioni di contrasto allo sfiancamento della struttura ospedaliera, altrimenti destinata a chiusura certa per “asfissia”.

L’ennesimo atto di depotenziamento dell'ospedale di Putignano verte sulla possibile definitiva chiusura della terapia intensiva di cardiologia. Ma la notizia più allarmante riguarda il paventato dimezzamento se non totale chiusura, del laboratorio di analisi, già scongiurata per un pelo alcuni mesi orsono.

Ospedale Conferenza StampaIn cardiologia turnano tre unità per servizio. Una ulteriore riduzione del personale a due unità per turno durante i trasferimenti di pazienti verso bari, significherebbe lasciare un solo infermiere all'interno della cosiddetta area critica con pazienti gravi. Tra le avvisaglie anche il dimezzamento del laboratorio di analisi che verrebbe privato di tre tecnici e ulteriore riduzione del personale anche al pronto soccorso, che al momento garantisce il primo intervento di emergenza su un bacino d’utenza di 150-200mila persone.

In questo modo non è possibile assicurare i livelli minimi di assistenza ai pazienti. Qualcuno degli operatori sanitari all’incontro ha anche ricordato che, la banca del sangue, e' stata decurtata della guardia notturna o festiva. Quindi se serve una sacca di sangue durante la notte bisogna andarla a prendere dal Di Venere o altro ospedale con l'ambulanza.

Vito Valentini ha inoltre paventato uno scenario da "inciucione" sanitario, rilevando contestualmente al depauperamento del nostro ospedale, il fatto che si sta per esempio favorendo una struttura privata convenzionata a Conversano, clinica S.Lucia, dotata di coronaroterapia intensiva ed emodinamica e lo spropositato impegno assunto dalla Regione Puglia per coprire i costi esorbitanti della convenzione con il Miulli di Acquaviva.

Il comitato intende dunque mobilitarsi con i sindaci dei comuni del territorio di riferimento, per una massiccia raccolta firme da inviare direttamente all'attenzione del presidente della repubblica, accompagnata da una relazione dettagliata di quanto sta accadendo a Putignano. Sinora sono 2300 le firme raccolte solo a Putignano.

Contestualmente si sta pensando di tornare a Bari presso gli uffici dell’Autorità Regionale con una delegazione composta dai sindaci e cittadini per protestare e accendere i riflettori sulla situazione divenuta sin troppo grave. Tra i rilievi del presidente del comitato pro ospedale Vito Valentini, quello relativo all’istituzione a Putignano del reparto di Psichiatria (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura - SPDC) per 15 degenti, in condizioni di emergenza, che comporterà un costo di circa un milione di euro per i lavori di adeguamento.

Il sindaco di Putignano Avv. De Miccolis, anch’egli intervenuto alla conferenza stampa, ha dichiarato che continueranno le iniziative istituzionali per "tamponare ulteriori perdite" e ha chiesto agli operatori sanitari presenti di tenere duro in attesa dei nuovi sviluppi.

 
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