Non solo semplici spettatori. Così la gente torna a partecipare e a divertirsi in allegria
Putignano (Ba) – Sono giusto un paio sinora le occasioni che sono riuscite a ricreare un minimo di atmosfera del Carnevale:
la Festa dell’Orso, andata in scena sabato 2 febbraio in occasione della Candelora, e il concerto dei Terraross ieri sera per il giovedì grasso. In entrambe le situazioni, un fiume impetuoso di gente ha affollato il centro storico partecipando ai rispettivi eventi con entusiasmo e trasporto.
L’antico rito dell’orso e dell’oracolo meteorologico, legato alle tradizioni della civiltà contadina, pur sempre uguale a se stesso, riesce a mantenere immutato tutto il suo fascino e gli spettatori sembrano apprezzare. Nel caso del concerto dei Terraross, si è trattato più che altro di un paracadute ad una ormai inaridita cerimonia del cosiddetto taglio delle corna in occasione del Giovedì dei Cornuti.
Il tradizionale ultimo giovedì del Carnevale di Putignano, un tempo reboante e straripante di maschere e divertimento, si è trasformato in un rito appannaggio del un gruppo chiuso di aderenti alla cosiddetta accademia delle corna.
Essi si riuniscono di buon mattino (ammasso), eleggono il “Gran Cornuto” dell’anno, vagano senza meta per le vie cittadine e approdano la sera nel cuore del borgo antico per il taglio delle corna, al quale partecipano sovente anche personaggi in vista di Putignano a cominciare dal sindaco della cittadina. Quest’ultima fase, pur divertente, è rimasta ieri quasi inaccessibile agli spettatori per la mancanza di una postazione adeguata (magari sollevata dal suolo).
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noltre la manifestazione è stata ulteriormente depauperata di due divertenti appendici: quest'anno infatti non si è visto il cornutometro, che misura il livello di cornutaggine presso il quale tantissimi amavano farsi fotografare (foto), e la spiritosa postazione degli acconciatori ingaggiati acconciare le corna anche alle ragazze, intervenendo direttamente sulle loro pettinature.
