Lions_II_intermeeting_23_mar_2012”La donazione del sangue del cordone ombelicale”, organizzato dal Lions Club Putignano è il secondo di tre incontri, curati dalla Presidente del Club, avvocato Natalia Pinto, sul tema “La salute del bambino”,  il cui scopo è di divulgare sul territorio l’informazione a difesa della salute del bambino prima e dopo la nascita. 



Putignano (Ba) - Venerdì 23 Marzo presso la Sala Conferenze della Chiesa di San Domenico in Putignano, si è svolto un interessantissimo convegno sul tema di studio nazionale dei Lions dal titolo ”LA DONAZIONE DEL SANGUE DEL CORDONE OMBELICALE”, organizzato dal Lions Club Putignano in collaborazione con quelli di Conversano, Noci dei Trulli e delle Grotte e Fasano Egnazia. L’evento è il secondo di tre incontri, curati dalla Presidente del Club, avvocato Natalia Pinto, sul tema “La salute del bambino”,  il cui scopo è di divulgare sul territorio l’informazione a difesa della salute del bambino prima e dopo la nascita.

Alla presenza di autorità civili e lionistiche, sostenuti dall’entusiasmo per l’iniziativa del Governatore del Distretto 108ab Luigi Desiati, che ha fatto pervenire il suo saluto, del Past Direttore Internazionale Sergio Maggi e del Delegato di Zona Angela Schena, presenti all’evento, e coordinati dalla Dott.ssa Alessandra Castegna, Professore associato presso la Facoltà di Scienze Biotecnologiche dell’Università degli Studi di Bari, sono intervenuti in qualità di relatori il Dott. Sergio Sabatelli, già Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale “Santa Maria degli Angeli” in Putignano,  il Dott. Lazzaro Di Mauro, Direttore della U.O. di Medicina Trasfusionale, della Banca Cordonale Regione Puglia e del Laboratorio di Immunogenetica, Dh Talassemia, presso l’IRCCS “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo e il Dott. Gennaro Volpe, Responsabile del Centro Raccolta Sangue Cordonale dell’Ospedale “Di Venere” di Bari.

Lions_II_Intermeeting_mar_2012Il Dott. Sabatelli, nel relazionare sugli aspetti legislativi vigenti in tema di donazione delle cellule staminali prelevate dal sangue del cordone ombelicale, spiega cos’è una cellula staminale, ne descrive il potenziale, confronta le pratiche di conservazione (bancaggio) privato e pubblico – evidenziando l’assoluta opportunità di favorire e divulgare quest’ultimo – illustra la situazione attuale in merito in diversi paesi del mondo ed europei, rappresentando l’attenzione al tema della comunità scientifica dei ginecologi italiani e la comune tensione a rendere il servizio il più  efficace possibile, attraverso un sistema capillare e coeso nell’affrontare e sconfiggere, grazie al prezioso dono,  gravi malattie come leucemia, linfomi, talassemia.

Il Dott. Di Mauro, riflettendo sul tema della raccolta e bancaggio, con Benedetto XVI descrive il gesto del dono come un “grande sì alla vita”, illustra  la funzione di solidarietà sociale della banca pubblica, racconta  la storia della Banca del Sangue del Cordone Ombelicale della Regione Puglia dalla sua istituzione nel 2007 ad oggi e , passando per il mito classico di Prometeo, che aveva osato sottrarre il fuoco agli dèi per farne dono agli uomini, invita l’affollato auditorium a riflettere su quanto possa essere prezioso un gesto così semplice da  parte di una giovane madre per alleviare il dolore  e ridare vita ad un essere umano in una qualsiasi altra parte del globo…proprio come quel bambino spagnolo che oggi, perfettamente guarito grazie al dono di una madre pugliese, ama raccontare le sue “origini” italiane. Altissima la commozione in sala quando ha poi letto la lettera ai genitori del giovane Rossano, che non ha potuto godere della stessa fortuna per mancanza di donazione compatibile con il suo sangue e che chiede per altri il nostro aiuto.

L’intervento del Dott. Volpe, si apre con la metafora del cordone ombelicale come di  un “ponte per la vita” il cui sangue ha un valore preziosissimo. Descrive poi il percorso della donazione, dall’informazione della coppia, alla stipula del contratto da portare in sala parto, la trasmissione della modulistica e del sangue cordonale prelevato al Centro di Raccolta di S. Giovanni Rotondo,  la valutazione dello stesso al fine della validazione e finalmente il bancaggio e conferma – dopo 6 mesi – dell’idoneità dei tessuti ai fini della donazione. Un percorso lungo e complesso, se si pensa a quanti elementi vadano considerati ai fini dell’inclusione, ma allo stesso tempo semplice per chi dona per la sua assoluta gratuità e assenza di pericoli per madre e feto. Una risorsa per tutti, non un business, la cui divulgazione diventa oggi un obbligo morale per i media.

Con il Dott. Di Mauro, portatore di questa citazione, ci piace pensare al dono così: “E' come accendere una luce di notte, lungo la riva del mare. Tu sei nel porto e lì fuori il mare è calmo. Non sai se il tuo faro potrà servire, non sai se qualcuno chiederà aiuto. Non importa. Accendi la luce. All'improvviso può scoppiare la tempesta. In mezzo alle onde può esserci un navigante che cerca la via di salvezza. Il tuo faro potrebbe essere l'unico giusto per condurlo in porto. E se fosse spento?" (Emilio Bonicelli)

ANTONELLA DE NOBILI

Addetto Stampa Lions Club Putignano

 
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