IRCCS_De_Bellis_Circa 2300 Putignanesi hanno partecipato al progetto “Nutriep”, uno studio sulla frequenza della malattie epatiche in Puglia, realizzato in collaborazione con i medici di famiglia



Prelievo sangueLo studio ha rilevato che su 2301 soggetti esaminati, il 50% è risultato in soprappeso di cui il 16% obesi. Il 59% maschi e 42% donne. Di questi, il 20,5% con meno di 30 anni; il 76% tra i 70 e 79 anni. Sono dunque risultati prevalentemente in soprappeso i soggetti più anziani.Pare infatti che dopo i 30 anni si cresca un grammo al giorno in assenza di attività fisica.

Altro dato emerso dallo studio e strettamente collegato ai precedenti, quello che ha evidenziato che il 24% dei soggetti in soprappeso presentava un fegato steatosico (fegato grasso), un dato assimilabile a quello relativo alla percentuale di obesi.

Rilevatore_misure_antropometricheIl progetto si chiama Nutriep. La finalità è quella di studiare la frequenza o prevalenza delle malattie epatiche in Puglia, come ci ha spiegato il Dott.Alberto Osella, partecipante allora alla ricerca insieme alla Dott.ssa Catia Bonfiglio per il Laboratorio di Epidemiologia e ai Dottori Elba,  Buongiorno e Petruzzi per la Gastroenterologia I.

Putignano è stato scelto perché ritenuto rappresentativo della popolazione media della Puglia. Non è né troppo e né poco industrializzato; né prevalentemente rurale e neanche urbano, con una densità di popolazione ideale rispetto all’estensione geografica. Il progetto si rivolto a persone dai 18 anni in su fu progettato nel 2004 e fatto partire il 5 luglio del 2005, data in cui fu arruolato il primo volontario. Nato sotto la direzione del Dott. Manghisi allora primario della medicina di gastro-enterologia attualmente in pensione, ha precisato il Dott. Osella, la ricerca è stata condotta in stretta collaborazione con il laboratorio di epidemiologia, trattandosi di uno studio sulla popolazione. I soggetti sono stati scelti tramite le liste elettorali del Comune di Putignano e campionati all’interno dell’elenco dei pazienti assegnati a ogni medico di famiglia che è stato così coinvolto nel progetto.

Complessivamente hanno partecipato 2301 pazienti tutti residenti a Putignano.


10analisi-laboratorioSono stati utilizzati: un questionario per ricavare dati clinici, malattie pregresse, abitudini e stile di vita dei pazienti, precedenti chirurgici e anamnesi generale anche con domande riferite alla vita sessuale e all’uso di droghe: un ulteriore questionario EPIC (standard europeo) sulle abitudini alimentari; un prelievo ematico con marcatori tumorali; misurazioni antropometriche. L’efficientissimo staff del laboratorio di epidemiologia effettuava tutto in una sola mattinata al ritmo di 20 pazienti al giorno. La settimana successiva i volontari ottenevano i referti che venivano inviati contestualmente ai medici di famiglia. Se c’erano riscontri particolarmente importanti il medico di famiglia provvedeva ad indirizzare i propri assistiti a chi di competenza. Un parte dei dati emersi sono stati già pubblicati su una importante rivista di gastro-enterologia. Questa fase è stata sviluppata tra il 5 luglio del 2005 e 26 gennaio del 2007.



 

L’analisi statistica di altri dati è ancora in corso. Tuttavia un primo articolo scientifico è stato pubblicato sull’Amrrican Journal of Gastroenterology. Il Dott. Alberto Osella a nome dell’IRCCS De Bellis di Castellana G., nonché a nome dell’intero staff del laboratorio di epidemiologia e biostatistica e Gastroenterologia I impegnato nel progetto Nutriep, ringrazia i medici di famiglia di Putignano che hanno collaborato a questo importante Studio sulla popolazione nonché tutto il personale tecnico.

 

In sintesi lo studio ha evidenziato che su 2301 soggetti esaminati:

-         il 50% è risultato in soprappeso di cui il 16% obesi;

-         il 59% maschi e il 42% donne;

-         il 20,5% con meno di 30 anni il 76% tra i 70 e 79 anni;

-         Dopo i 30 anni si cresce un grammo al giorno in assenza di attività fisica.

-         Il 24% con fegato steatosico (di pari passo con il dato relativo all’obesità)

-         2,6% positive al virus epatite C;

-         0,5% virus epatite B;

-         12% anticorpi contro il virus epatite B.


 
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