L’erogazione ridotta perdura da settembre scorso e la situazione è addirittura peggiorata: rubinetti a secco dalle 15:30 del pomeriggio

Terra delle fontane lowPutignano Ba - Da quando nell’autunno scorso l’Autorità Idrica Pugliese ha ridotto la pressione in nelle reti di tutta la regione per insufficienza di acqua negli invasi, se negli edifici dotati di cisterna il problema non è stato quasi avvertito, nel Centro storico e in alcuni quartieri di Putignano i rubinetti restano a secco per molte ore al giorno con gravi disagi a carico degli utenti.

E la situazione è addirittura peggiorata se si considera che, fino a qualche settimana fa, l’acqua andava via a partire dalle 17:30 della sera, mentre adesso manca già dalle 15:30 del pomeriggio. Ecco perché i residenti, esausti hanno deciso di chiedere l’intervento del sindaco.

Sembriamo un paese sottosviluppato – chiosa una cittadina. – Tornare a casa dopo il lavoro e non riuscire a fare nemmeno una doccia è diventato veramente insopportabile, a parte tutti gli altri disagi connessi a questa sistematica mancanza di acqua corrente.

Disagi che in effetti si protraggono dall’ormai lontano mese di settembre dell’anno scorso quando l'Acquedotto Pugliese, per far fronte alla siccità, ha ridotto seppure nei limiti, la pressione dell'acqua garantita al contatore, portandola a 0,5 atmosfere, il livello minimo indicato dalla carta dei servizi dell'ente gestore.

Una misura che provoca mancate erogazioni soprattutto in quelle abitazioni sfornite di autoclave, o disparità di condizione della pressione nelle reti all’interno dello stesso abitato e tra abitati che possono dipendere dalle quote altimetriche (le zone alte degli abitati sono spesso più critiche). Ecco perché, anche negli stabili dotati di autoclave è necessario monitorare costantemente il loro funzionamento e quello delle caldaie per il riscaldamento, poiché in caso di ridotto afflusso di acqua, potrebbero facilmente danneggiarsi.

Da quanto si apprende Il sindaco Giannandrea, dal canto suo, si è già rivolto all'Autorità idrica pugliese una decina di giorni fa, chiedendo l’esecuzione di adeguate verifiche e un eventuale incremento della pressione nelle aree che restano senz’acqua, senza però ottenere risposte in merito. L’AQP aveva già fatto sapere di aver avviato da tempo un piano di attività, grazie al quale fino ad oggi sono stati recuperati 58 milioni di metri cubi di risorsa (pari alla capacità di una diga di medie dimensioni), e che sono in corso azioni per l’incremento della disponibilità da fonti integrative straordinarie.

In pratica, riducendo la pressione, l’Aqp limita anche alle perdite di cui va anche ricordato che la rete è piena. In merito al caso particolare del centro storico di Putignano andrebbero però indagate altre possibili cause, poiché già dall’anno 2011, dunque molto prima dell’emergenza idrica attuale, si erano levate le prime proteste dei residenti, per la frequente assenza di acqua dai rubinetti, soprattutto nelle ore serali.

Già all’epoca fu anche promossa una petizione affinché venissero individuate le cause della continua interruzione del servizio idrico. Recentemente si è verificato, per esempio, a causa di alcune perdite, l'abbassamento del livello dell'acqua nel serbatoio principale dell’impianto elevatore cittadino, sotto una certa soglia e, in base alle procedure prescritte in questi casi, i tecnici hanno dovuto abbassare la pressione di erogazione.

In quella occasione, come si leggeva in una nota degli uffici comunali: Dall'Acquedotto hanno dovuto aumentato la pressione di carico del serbatoio per riportarlo ad un livello normale, prima di ripristinare la pressione ordinaria di erogazione.

Pertanto qualche verifica sul funzionamento del servizio idrico, forse andrebbe fatta anche tra le mura cittadine.

 
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