Negozi, uffici  e servizi al posto degli opifici industriali vuoti. L'amministrazione approverà il provvedimento in consiglio comunale. Ma la riconversione spaventa i commercianti

Zona Industriale Putignano foto GugroPutignano Ba - Il provvedimento che consentirebbe di cambiare la destinazione d'uso degli immobili presenti nella zona industriale consentendo l’apertura della zona industriale di Putignano anche ad insediamenti di tipo commerciale, sta finalmente per approdare in consiglio comunale.

Ma la Confcommercio locale si  oppone e chiede al sindaco un confronto sull’argomento. Il mondo degli imprenditori putignanesi aveva chiesto la riconversione già nel 2013, con incontri pubblici e un tavolo tecnico con le autorità locali e regionali, al fine di ripopolare i propri capannoni ormai in stato di abbandono e su cui grava il pesante sistema di tassazione.

Insomma una riconversione dell’area, oggi è vincolata dal prg esclusivamente a imprese di tipo industriale e artigianale, che consentirebbe non solo di aprire dei negozi, ma anche cinema multi-sala, banche, attività turistiche, centri di formazione, sale conferenze, mense, ecc..

Dopo quattro anni l’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Giannandrea ha concretamente accolto tale indicazione per il tramite dell’assessore all’urbanistica (oltre che vice-sindaco) Daniele Gambardella,  grazie alla modifica dell'articolo 8 bis della legge regionale 33/2007 sul recupero dei sottotetti dei porticati di locali seminterrati e interventi esistenti e di aree di Pubbliche di aree pubbliche non autorizzate.

Le zone interessate dal provvedimento sono due: una è quella che sorge sul una lato di via Turi dove è sorta negli ultimi anni una nuova zona residenziale. L'altra è appunto la zona industriale dove in verità esistono già alcune attività che esercitano il commercio, seppure in maniera vincolata, grazie ad una variante del 2007 al piano regolatore che ne consentiva l’apertura nella misura massima del 20% della superficie delle zone produttive dei capannoni industriali e artigianali.

Misura massima che oggi sarebbe eliminata liberalizzando di fatto l’uso dei 'capannoni'. Una riconversione, da zona industriale a commerciale che porterebbe una boccata d'ossigeno ai proprietari degli opifici vuoti o dismessi, aprendo nuove prospettive anche a chi vorrebbe acquistarli per uso commerciale. Tant’è che Il provvedimento è stato licenziato all'unanimità della commissione ed è pronto per andare in consiglio comunale ed essere approvato.

Ma c’è chi non è d’accordo e chiede all’amministrazione di ripensarci. La riconversione della zona industriale infatti spaventa i commercianti  di Putignano. L’Assiter Confcommercio di Putignano, ha protocollato solo qualche giorno fa una lettera indirizzata al sindaco con la quale dichiara di aver appreso di tale provvedimento solo tramite la stampa locale e, come sigla sindacale, di non essere stati informata sul punto, come previsto dalla legge.

In qualità di imprenditori contribuenti ed elettori operanti sul territorio con aziende commerciali – Si legge nella lettera - che rappresenta posti di lavoro già potenzialmente in pericolo a causa del perdurare della crisi dei consumi e della saturazione dell'offerta rispetto alle potenzialità di acquisto, nonché in molti casi già costretti al ridimensionamento o alla chiusura…  Alla luce di quanto sopra Vi chiediamo di essere sentiti allo scopo di dibattere sulla opportunità di deliberare in merito a quanto Esposto in oggetto.

Queste le rimostranze dei commercianti dell’Assiter, all’indirizzo della locale amministrazione che richiedono piuttosto azioni di sostegno a tutela del commercio di vicinato, prossimo all’estinzione se non interverranno misure concrete.

 
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