Gd Putignano: 'Il Carnevale non è una sagra di paese'

PutGiovani_Democratici_-_Putignanoignano Ba - Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato diramato dalla locale sezione dei Giovani Democratici, contenente una disamina critica dell'ultima edizione del Carnevale di Putignano.

'Siamo troppo abituati al Carnevale. Così tanto da non renderci conto del valore che quest’ultimo rappresenta per il nostro paese, tanto da un punto di vista culturale, quanto economico. Diamo, ad esempio, per scontato il lavoro di tanti professionisti e volontari che sta alle spalle della creazione di carri allegorici e gruppi mascherati. Consideriamo routine le propaggini del 26 dicembre, il giovedì dei cornuti, l’apparizione dell’orso alla Candelora. 

Proviamo, invece, ad immedesimarci in un turista che affolla il nostro Corso durante le domeniche di febbraio, ci accorgeremmo di quanto ricca, unica e originale sia la nostra manifestazione.

E allora, dobbiamo dirlo senza nessun indugio, così come ogni manifestazione o spettacolo che si rispetti, anche il nostro Carnevale deve prevedere un biglietto di ingresso sia per una logica di sostenibilità economica, sia per una questione di principio. Detto questo, però, dobbiamo pretendere con altrettanta convinzione che al pagamento di un contributo corrisponda l’erogazione di una serie di servizi e prestazioni: in poche parole dobbiamo pretendere che il nostro Carnevale diventi un grande evento culturale al passo con i tempi.

Non possiamo permetterci, ad esempio, che la regolamentazione dei varchi cambi di giorno in giorno e di varco in varco; che l’accesso al corso mascherato per motivi diversi dalla sfilata dipenda dal libero arbitrio dei controllori e che questi ultimi siano lasciati soli di fronte all’irascibilità di qualche turista.

Non possiamo consentire che una sfilata sia annullata o rimandata a qualche ora dal suo orario di inizio, soprattutto se il giorno prima si è confermata la celebrazione della stessa attraverso il sito internet e la pagina facebook della Fondazione. Inoltre, che la sfilata ci sia o meno, dobbiamo prevedere un’offerta culturale collaterale che possa attrarre turisti a prescindere, con l’obiettivo di prolungare il più possibile la presenza dei turisti tra le strade di Putignano.

Dobbiamo intendere l’intera manifestazione come un evento popolare, collettivo, di tutti. Si dovrà prestare più attenzione alla scelta degli artisti che dovranno calcare i palchi dei concerti, in modo tale da proporre spettacoli che soddisfino tanto i gusti dei ragazzi e delle ragazze di venti-trent’anni, quanto quelli dei nostri genitori e magari dei nostri nonni. Per intenderci: la scelta di chiamare gli “Zen Circus” e “Cosmo” ci soddisfa ampiamente, ma è altrettanto evidente che questi soddisfano i gusti musicali di un uditorio determinato e circoscritto.

Si deve prestare attenzione tanto al lato carnascialesco e ludico della nostra tradizione, quanto agli aspetti culturali e storici che la caratterizzano: non si può presenziare al “Fitur” di Madrid e nello stesso tempo ignorare o boicottare iniziative di approfondimento e studio della storia del Carnevale come il "Convegno internazionale di Studi” o il Museo Diffuso.

E’ così difficile bloccare quella pratica amministrativa per cui gli “amici” degli amici possano accedere al corso mascherato e alle tribune attraverso biglietti omaggio o che interi partiti “sfilino” tra i carri muniti di pass? (Ogni riferimento agli amici del  Ncd è, ancora una volta, non casuale). Non lo diciamo in ottica qualunquista ma nella speranza che anche qui a Putignano si possano affermare logiche di serietà e buon senso.

A questo punto, però, vogliamo essere chiari. Noi non chiediamo la testa del Presidente della Fondazione, Giampaolo Loperfido, non è il nostro obiettivo e non siamo (ancora) in titolo per farlo. Vorremmo invitare i nostri concittadini ad ammirare il grado di improvvisazione e incompetenza di chi gestisce il nostro Carnevale (salvo le dovute eccezioni) che, ovviamente, rappresenta a pieno lo spirito con cui l’Amministrazione Giannandrea governa quotidianamente il nostro Comune.

In sintesi crediamo che  nomine politiche di qualità sono necessariamente frutto di una classe politica diversa e, soprattutto, di qualità'.

(Giovani Democratici di Putignano)

 
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