Mario Conca, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, torna sulla chiusura del centro cottura ASL di San Michele in Monte Laureto a Putignano

P San_Michele_in_Monte_Lauretoutignano Ba - Dopo aver chiesto i documenti e delucidazioni al direttore generale dell’ASL BA Montanaro, Conca ha presentato un’interrogazione indirizzata al presidente Emiliano e all’assessore ai lavori pubblici Giannini.

L'intento e di segnalare il mancato rispetto delle prescrizioni contrattuali e della normativa sugli affidamenti pubblici e soprattutto per chiedere il ripristino della legalità anche nel rispetto della salute dei cittadini del territorio. 

“Già negli scorsi mesi - dichiara il consigliere - ho segnalato la questione al DG Vito Montanaro che ci ha fornito alcuni degli atti richiesti e promesso risposte e un sopralluogo presso la struttura di Putignano che, in realtà, non ci è mai stato concesso. Richiedendo copia del contratto che affida il servizio di ristorazione alla Ladisa spa, ho inteso presentare contestualmente un’interrogazione consiliare per esporre al governo regionale le criticità rilevate.”

Conca segnala come il contratto in questione risulti in proroga, in barba alle norme comunitarie e nazionali. “La stessa Regione Puglia ha chiarito, con DGR 20 del 2016, che le ASL non possono fare ricorso alle proroghe contrattuali ma devono procedere con l’espletamento di gare ponte, nell’attesa della definizione delle procedure centralizzate” afferma il consigliere, membro della commissione regionale sulla sanità, che punta il dito anche sulla chiusura del centro cottura di Putignano, avvenuta nel luglio 2015 ufficialmente per lavori di manutenzione da svolgere nell’arco di un paio di mesi e che, tuttavia, non risultano mai cominciati.

'Chiudere quel centro cottura, che oltre al presidio ospedaliero di Putignano serviva anche quello di Monopoli, ha comportato un evidente risparmio per la ditta produttrice che ha potuto centralizzare la produzione nella struttura di sua proprietà sita a Modugno, in spregio alle prescrizioni contrattuali che prevedono la preparazione dei pasti presso le strutture ospedaliere e - continua - a danno della qualità delle preparazioni che, per arrivare a fornire i pazienti del sud est barese, devono sopportare tempi di trasporto sensibilmente più lunghi.'

Dai verbali dei sopralluoghi dei NAS risulta, effettivamente, che per far fronte a tale evenienza il gestore prepara i pasti con largo anticipo rispetto ai tempi previsti nel capitolato tecnico. “Per un servizio che costa, al giorno, oltre 14€ per degente, e considerando un’utenza ospedaliera che, proprio per questo, ha spesso già di suo problemi seri di salute, bisognerebbe pretendere che la qualità prevista dal contratto sia sempre garantita. - e conclude - Per questo ho intenzione di andare in fondo a questa vicenda, se necessario interessando anche i competenti organi giudiziari.”

Il testo dell'interrogazione:

 

OGGETTO: Affidamento servizio ristorazione ASL BA - Interrogazione urgente ai sensi dell'art. 58 del Regolamento interno del Consiglio Regionale.

 

Il sottoscritto Consigliere Regionale Mario Conca, componente del gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle,

Premesso che

 

·     Con deliberazione DG 2109/12 veniva aggiudicata la gara mediante procedura negoziata per l’affidamento temporaneo del servizio di ristorazione a favore dei degenti delle strutture ospedaliere dell’ASL BA per la durata di 12 mesi con possibilità di proroga per ulteriori 6 mesi (da esercitarsi nel caso in cui la procedura di gara per l’appalto pluriennale non fosse stata conclusa) all’importo di euro 4.209.330,70 annui oltre IVA;

·     Con successivo atto è stata prevista l’estensione del contratto originario con conseguente riconoscimento di ulteriori 586.000 euro annui oltre IVA;

·     In virtù di successive deliberazioni l’anzidetto contratto è stato più volte prorogato e ciò sul presupposto prima del mancato espletamento della procedura di gara pluriennale, ora della necessità di attendere la definizione della nuova procedura unica regionale;

·     Nel contratto di cui si discute è prevista la preparazione dei pasti presso le strutture ospedaliere;

·     Tuttavia il centro cottura presente presso l’Ospedale Santa Maria degli Angeli è rimasto inutilizzato sin dal luglio 2015 dall’aggiudicataria, la quale a giustificazione adduce problematiche di tipo strutturale che hanno comportato la necessità di interventi di manutenzione;

·     La predetta chiusura ha comportato disservizi nei confronti dell’utenza;

·     Tale situazione è stata più volte segnalata dal deducente al Direttore Sanitario dell’Asl Bari, il quale ha tuttavia fornito un riscontro non esaustivo e soprassessorio, sì che ancora oggi non si comprendono le ragioni di tale prolungata chiusura né quale sia la condizione dell’immobile di cui si discute;

Considerato che

 

·     Gli atti inditivi ed il relativo contratto d’appalto imponevano la preparazione dei pasti presso la  struttura di “San Michele in Monte Laureto” a Putignano, e ciò con ogni evidenza allo scopo di garantire l’efficienza del servizio;

·     Pertanto la preparazione presso immobili diversi può ritenersi consentita solo per periodi limitati ed in ragione della necessità di effettuare importanti interventi di manutenzione straordinaria, tanto più se si considera che l’aggiudicataria era tenuta anteriormente all’avvio del servizio ad adeguare le strutture sulla scorta del progetto presentato ed è comunque obbligata ad eseguire gli interventi di manutenzione ordinaria;

·     Ancora l’appalto in questione è fonte di considerevole ed ingiustificato esborso da parte dell’Amministrazione, tenuto conto che lo stesso è attualmente in essere in virtù di proroghe effettuate in contrasto con la normativa comunitaria e nazionale in materia;

·     Peraltro la stessa Regione Puglia con deliberazione GR 20/2016 ha chiarito che le Asl non possono fare ricorso alle proroghe contrattuali, ma occorre procedere all’espletamento di una gara ponte nell’attesa della definizione delle procedure centralizzate con la previsione della clausola risolutiva espressa nel caso di affidamento del servizio da parte della centrale unica di committenza;

·     Infatti sia in presenza di una proroga legale, che in presenza di una proroga amministrativa si produce l'effetto di sottrarre un bene economicamente contendibile alle dinamiche fisiologiche del mercato; pertanto il regime di proroga non presenta motivi di contrasto con il diritto comunitario nella misura in cui consente l'avvio di un'equilibrata fase di transizione a favore della competizione concorrenziale, mentre nel caso tale proroga ha assunto caratteristiche tali da essere equivalente ad un affidamento diretto del servizio, perché consente ad un operatore economico di ottenere un bene della vita diverso da quello oggetto della procedura di gara;

·     Non appare neppure ipotizzabile la rinegoziazione ex art. 21 , comma 5, LR 37/14, non essendo prevista tale possibilità nel contratto e comunque trattandosi nella fattispecie di rapporto in essere solo in virtù di provvedimenti di proroga;

·     Quindi un siffatto operato costituirebbe rinnovo del contratto scaduto, pacificamente escluso dalla normativa nazionale e comunitaria.

Tanto premesso e considerato,

Interroga

La giunta e gli assessori competenti, per sapere

·     Quali siano le ragioni della chiusura della struttura di “San Michele in Monte Laureto” a Putignano e la situazione strutturale dell’immobile;

·     Quali azioni intenda intraprendere per consentire il ripristino della legalità con conseguente rispetto della normativa sugli affidamenti pubblici ed ottenimento del risparmio di spesa.

Bari, 23 maggio 2016

Il Consigliere Regionale

Mario Conca

 
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