Giannandrea: ‘Ribadisco la volontà di questa amministrazione di continuare ad ospitare documenti e manufatti che danno pregio all’esposizione in questione… Ma l’amministrazione pubblica non può accettare ricatti’

Casa_di_Farinella_-_Bibilioteca_di_PutignanoPutignano Ba – Sul presunto sfratto della cosiddetta ‘Casa di Farinella’, una mostra di foto, manufatti in cartapesta e documenti storici del Carnevale di Putignano, allocata nella biblioteca comunale, le conseguenti polemiche che si sono addensate, l’amministrazione comunale a deciso di rispondere con una nota a firma del sindaco Giannandrea.

Domenico_Giannandrea_intervista‘E’ utile per tutti che l’amministrazione comunale fornisca brevi e puntuali chiarimenti sulla vicenda comunemente indicata come la “Casa di Farinella”. 

Quella in questione, ahimè, era una mostra di oggetti, documenti e manufatti di proprietà sia pubblica che privata.


I locali nei quali insiste l'esposizione, invece, erano e sono di proprietà pubblica.

Il "donatore" di una parte dei suddetti materiali, nella copiosa corrispondenza intercorsa con i pubblici uffici, ha richiesto che tale mostra fosse di tipo permanente e sulla questione non ha concesso il benché minimo margine di discussione.

Tale ultima clausola è stata posta con valore di essenzialità ovvero che, se l'amministrazione non l’avesse accettata, il proprietario degli oggetti, documenti e manufatti concessi in comodato avrebbe liberato i locali riprendendosi tutto ciò che aveva "prestato" alla comunità.

Così è stato fatto.

Orbene, è evidente che una pubblica amministrazione non può e non deve accettare ricatti morali o culturali di qualsiasi genere e natura.

Tanto più se si considera che, oltre all'ufficio cultura, il sottoscritto, direttamente interessato alla vicenda, ha esperito due tentativi di mediazione con il prof. Sisto, curatore dell'esposizione, ivi compreso quello di garantire la permanenza della mostra a patto che si potessero dedicare gli spazi comuni, una tantum e per brevi periodi, ad esposizioni temporanee come, ad esempio, quella delle pergamene storiche che durò qualche giorno.

Considerato che gli spazi della Biblioteca Comunale sono, ad oggi, gli unici idonei, disponibili ed agibili per ospitare mostre di natura storico/culturale, questi non possono, ovviamente, essere occupati in modo permanente ed inamovibile da una sola, ed unica, esposizione "perpetua".

Per quanto detto, questa amministrazione ha subito, dunque, la decisione dei comodanti che nell’ambito delle facoltà loro concesse dalla delibera di giunta con cui si accettava il comodato stesso, hanno scelto di rientrare in possesso dei loro beni e di determinare quindi il depauperamento del patrimonio prima messo a disposizione della comunità.

Ribadisco la ferma volontà di questa amministrazione di continuare ad ospitare presso la biblioteca comunale i preziosi documenti e manufatti che sino a qualche giorno fa hanno dato pregio all’esposizione in questione. Tuttavia, è altresì necessario, che questo ente preservi la facoltà di disporre di quello spazio che in quanto comune non può essere oggetto di vincoli perpetui ed inamovibili tanto più se posti quale contropartita di un mero comodato d’uso precario di beni mobili da parte di un privato.

Il Sindaco di Putignano Domenico Giannandrea'.

La Casa di Farinella fu allestita temporaneamente nel 2012 per poi essere 'stabilizzata' nel successivo 2013.  Leggi il nostro articolo del febbraio 2013 con annessa fotogallery.

 
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