Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa del segretario del circolo Pd Putignano Nicola Di Masi, in risposta agli articoli pubblicati dalla dai giornali cartacei, circa un imminente trasloco della sede del partito


Democrazia_e_Liberta_sede_C.so_Umberto_PutignanoPutignano Ba - Sfogliando i periodici locali dell’ultimo fine settimana, abbiamo rilevato una singolare attenzione per la vicenda del trasloco della sede PD. Ci ha sorpreso la tendenziosità di alcune ricostruzioni giornalistiche, ma soprattutto l’imprudenza di alcuni esponenti del nostro partito che forse, nel loro stesso interesse, sull’argomento avrebbero fatto meglio a soppesare le parole.



A causa di tale imprudenza, e pur ritenendo che il trasloco di un partito sia davvero l’ultimo pensiero dei cittadini di Putignano, ci siamo visti costretti a rimarcare una serie di inesattezze e a rendere i fatti pienamente noti.

All’indomani delle elezioni amministrative di maggio 2014, il trasferimento della sede PD da piazza G. Laterza (n. 14, di fronte alla pescheria “Dragone”) a Corso Umberto I (nei locali che sino a quel momento avevano ospitato l’associazione “Democrazia e Libertà”, presieduta dal consigliere comunale Saverio Campanella) venne comunicato dall’allora Segretario, Stefano Maggipinto, in occasione di un’unica riunione di Coordinamento (non “dopo più riunioni di Coordinamento”, come afferma lo stesso Maggipinto su ‘Il Giornale di Putignano’) ed ebbe effetto immediato. Al di là delle motivazioni addotte per il cambio di sede, nessuno ebbe alcunché da obiettare, mentre tutti immaginarono che il PD diventasse affittuario diretto dei nuovi locali e che i nuovi locali fossero quelli identificati dai numeri civici 81 e 85 (dove, cioè, alloggiava “Democrazia e Libertà”). Di questi passaggi, purtroppo, non è rimasta traccia scritta, dal momento che a quel tempo, nel PD, non si usava verbalizzare le riunioni di Coordinamento.

  • Dopo il trasferimento in Corso Umberto I, componenti del Coordinamento e iscritti poterono invece constatare che l’associazione “Democrazia e Libertà” continuava ad occupare il civico 81, mentre il PD trovava posto al solo civico 85.
  • Nel mese di marzo del 2015, a seguito del Congresso cittadino, cambiava la dirigenza del Circolo PD. Ne derivava un passaggio di consegne che ovviamente, oltre agli aspetti politici, investiva quelli gestionali e logistici. Si appurava in tale circostanza – e si rendeva immediatamente noto agli iscritti (nella prima riunione del nuovo Coordinamento, in data 1 aprile) – che il PD non era affittuario diretto del civico 85, bensì subaffittuario dell’associazione “Democrazia e Libertà” (se “subaffittuario” può definirsi chi ha sottoscritto una semplice scrittura privata). Si appurava altresì che, fin da giugno 2014, il PD faceva fronte alle spese della corrente elettrica, non solo per il civico 85, ma anche per il civico 81. Ulteriori informali accertamenti venivano condotti, infine, in merito al contratto in essere fra il proprietario dei locali (un ente religioso) e l’affittuario primario (“Democrazia e Libertà”).
  • Nella settimane successive, l’argomento “sede” veniva ripreso in ben due riunioni di Coordinamento. Nella riunione del 21 aprile, il Segretario, ritenendo sconveniente il contratto di sublocazione, sia sul piano economico che sul piano istituzionale, annunciava l’intenzione di traslocare da Corso Umberto I, invitando i presenti ad attivarsi per il reperimento di una nuova sede che rispondesse a criteri di centralità urbana, economicità e maggiore spaziosità (non “modestia”, come paventa su Il Giornale di Putignano l’articolista Pasquale Tria).  Nella riunione del 27 aprile, sempre il Segretario comunicava l’imminente cessazione del rapporto di subaffitto con “Democrazia e Libertà” (cessazione invero concretizzatasi solo il 31 maggio, per non provocare disagi durante la campagna elettorale) e, latitando altrui proposte, l’individuazione di una nuova sede, ad opera della Segreteria, da ratificare in un successivo Coordinamento (quello che, in effetti, veniva poi convocato per il 15/06/2015 presso il Co-office “Porta Grande”). Tutto ciò è riscontrabile leggendo i verbali delle riunioni del Coordinamento PD di Putignano; verbali che oggi, non solo esistono, ma sono consultabili persino dai non iscritti (giornalisti compresi). Sorprende, semmai, che tutto ciò sia sfuggito ad alcuni esponenti del PD che, sia pure in modo intermittente, a dette riunioni hanno preso parte.

Non vi è dubbio che, per il PD, la sede di Corso Umberto I possa ritenersi “storica”, come asserisce su Fax un ignoto redattore. Qualche perplessità resta, invece, sul fatto che tale “storicità” da qualcuno sia stata riscoperta solo adesso e non durante i lunghi anni in cui su Corso Umberto I troneggiava “Democrazia e Libertà”, mentre il PD doveva acconciarsi in piazza G. Laterza. Ma quelli – si sa – erano anni di “vacche grasse”.

In definitiva, con il presente memorandum speriamo di aver soddisfatto le legittime curiosità giornalistiche, ma soprattutto di aver spento le imprudenti polemiche interne, non essendo nostra prima intenzione quella di formalizzare gli ulteriori accertamenti condotti. D’altro canto, non riteniamo di aver abbandonato gli “storici” locali di Corso Umberto I in mano ad un’orda di cosacchi staliniani, ma di averli semplicemente restituiti a chi da moltissimi anni li detiene con pieno titolo, l’associazione “Democrazia e Libertà” e il suo legale rappresentante, il consigliere Saverio Campanella.

Segreteria PD Putignano

 
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