La tenuta, risalente in gran parte al XIX  secolo, è stata per molto tempo la residenza estiva della nobile famiglia Romanazzi – Carducci

Rotaract_viaggio_nella_memoria_Masseria_MonterossoPutignano Ba - Il Rotaract Club Putignano ha organizzato una visita alla Masseria Monterosso, distante circa 3 km dal centro cittadino. L’immobile, risalente in gran parte al XIX  secolo, è stato per molto tempo la residenza estiva della nobile famiglia Romanazzi – Carducci. 

Ha fatto da “Guida”  al gruppo di visitatori la signora Margherita Lombardo di Cumìa, nipote del principe Guglielmo, gelosa ed appassionata custode delle memorie di famiglia. La masseria è dotata di una imponente torre, tipica delle costruzioni fortificate, adoperata, in passato, per avvistare potenziali ladri o incursori.

Masseria_Monterosso_Putignano_foto_putignanonelmirinoInteressante e ampio il giardino, nel quale  sono presenti differenti tipologie di alberi e piante: imponente  la quercia secolare, che si staglia di fronte al corpo dell’edificio e domina il grande prato attraverso il quale si accede all’edificio. Molto bella anche una piccola chiesa consacrata, a pianta rettangolare con campanile a vela: l’interno, semplice e lineare come gran parte degli edifici sacri di campagna, è impreziosito da un altare interamente scolpito in pietra.

La “padrona di casa” ha fatto visitare  i diversi ambienti della masseria, con particolare attenzione agli interni. Le volte del primo piano sono tutte abbellite dagli  affreschi del “pittore di stanze” Benedetto Romita, che realizzò anche gli affreschi del “Palazzo del Principe o del Balì” e di molti altri edifici putignanesi.

Di notevole pregio e interesse anche i mobili, gli arredi, i quadri, le foto, le suppellettili di famiglia e una raccolta di lettere autografe, di biglietti da visita di eminenti personalità otto-novecentesche: documenti che testimoniano una fitta trama di rapporti di stima ed amicizia con esponenti di  spicco del mondo culturale, politico e sociale, primo fra tutti  il principe di Piemonte, poi re Umberto I di Savoia, più volte ospite a Putignano.

La “scampagnata”, favorita da una bellissima giornata di sole e resa interessante dai ricordi della signora Lombardo di Cumìa, si è conclusa con un piccolo e gustoso buffet allestito  nell’antica cucina  a legna della masseria.

Un vero e proprio viaggio nella memoria e nel  passato guidati dalla passione di chi vuole custodire gli oggetti e i ricordi di un mondo che non c’è più per “consegnarli” e tramandarli soprattutto alle nuove generazioni. Anche questo, forse, è un modo per pensare e sperare in un futuro migliore.
Antonella Ricci

                                                                                                                            

 
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