In tutte le librerie da sabato 26 marzo, Fausto Lupetti editore Libro_Oltre_il_cerchio_del_circo

Dino_FrittoliPutignano (Ba) - Un libro fatto di fotografie. Fotografie che raccontano storie e descrivono emozioni, più di quando spesso riescano a fare le parole su una pagina bianca. “Oltre il cerchio del circo” è un libro fatto di fotografie e come recita la recensione: “È un circo differente, quello di Dino Frittoli. Lontano dai cliché tra carnascialesco e amarcord, dal facile sentimentalismo e dall’intimismo kitsch. Discende dritto filato, invece, dall’ultima scena di 8½, quella in cui il bambino suonando il flauto porta via con sé tutti i personaggi veri-finzionali del film, che poi sono tutti i ricordi del protagonista-regista, tutte le sfumature della sua vita.


Anche in Oltre il cerchio del circo, la vita è al centro degli scatti, dei movimenti, dei pedinamenti. Dino Frittoli ha passato dieci giorni insieme alla compagnia (un’enorme famiglia, in realtà) del Circo Embell Riva…

… Osservando con Dino Frittoli il backstage dello spettacolo per noi più antico, stiamo di fatto osservando, molto probabilmente, ciò che avviene dietro il velo dello Spettacolo più grande che regola le nostre esistenze e la nostra posizione nel mondo. Il clown concentrato che suona contemporaneamente due trombe davanti all’obiettivo, mentre nella tenda si svolge lo show vero e proprio, si sta allenando per la sua performance. È fuori dalla tenda degli applausi e della tensione, ma presto ci entrerà. E la giovanissima trapezista (anche lei, in bilico all’interno di un cerchio), nell’unica immagine catturata durante la rappresentazione, si prepara a quello che avverrà nella foto successiva della sequenza: il salto terribile ed epico di un’ombra nel buio. Dallo spazio della tenda a quello di una realtà nebulosa. E quando di domenica tutti - dal proprietario ai grandi artisti – avranno smontato ogni singolo pezzo della scena, e il circo avrà lasciato la cittadina.”

Dino Frittoli, putignanese, classe 1968, da bambino scopre che il padre custodisce in una vetrina una macchina fotografica dalla quale si sente subito attratto. Con i primi soldi acquista la sua prima macchina fotografica e da quel momento, a ogni clic, sperimenterà che si tratta davvero di quella scatola magica che rende possibile fermare l’istante di uno sguardo e l’attimo di una luce che sfuma nell’ombra. Il gioco divampa in passione e la passione per il ritratto sfocia in una carriera che prosegue da vent’anni. Dal 1988 lavora come fotografo professionista occupandosi prima di concerti per poi affermarsi come fotografo di moda per grandi marchi italiani e internazionali. Le sue foto sono pubblicate sulle principali riviste di settore.

 
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